35 anni di Inner Wheel

InnerWheelLo scorso 13 novembre, alla presenza del presidente internazionale dell’associazione, la belga Charlotte De Vos, il sodalizio ha festeggiato un traguardo importantissimo: il trentacinquesimo anno di attività.
La De Vos ha visitato la zona archeologica di Paestum e un’azienda agricola per la produzione della mozzarella: la bellezza e la ricchezza dei luoghi l’hanno profondamente colpita.
E poi, onorando il service permanente delle innerine battipagliesi, la presidente ha visitato Una Casa per la Vita, la casa famiglia che, da più d’un decennio, viene sostenuta e finanziata dal club cittadino.
La donna s’è emozionata nel vedere i bambini, dapprima intimiditi per la sua presenza, gioire nella bellezza dell’infanzia.
Emozioni pure durante la serata di gala, che s’è tenuta nelle sale dell’Hotel Savoy di Paestum: alla presenza delle autorità innerine e rotariane, infatti, è stato mostrato un video riassuntivo dei trentacinque anni d’attività, e il pensiero, ovviamente, è andato alle amiche che non ci sono più.
Era il lontano 1980 quando, incoraggiata da Carla Loffredo Sampaolo, chairman all’Espansione del Distretto, Porzia Del Grosso Pastorino fondò il primo club Inner Wheel della provincia di Salerno. Le innerine, in principio, erano sedici: poi il vasto incremento numerico, con il valido contributo di tante donne che hanno promosso numerose iniziative a favore degli anziani, dei giovani, delle donne e dei bambini.
L’International Inner Wheel, presente in 103 nazioni nel mondo, conta oltre 100.000 mila socie.
Si tratta d’un club di donne coraggiose che ogni giorno affrontano importanti temi radicati nel sociale: diritti umani delle donne, educazione e opportunità per l’infanzia, qualità della vita e sicurezza degli anziani, droghe, hiv e aids, ed ecosostenibilità ambientale. Non è un’organizzazione politica né benefica, ma l’International Inner Wheel ha sempre cercato di sensibilizzare i governanti su amicizia, ideali di servizio e comprensione internazionale, temi cari alla fondatrice del primo club nel mondo, Mrs Margaret Golding, che fondò il club di Manchester il 10 gennaio del 1924.
Sulla scorta di questo insegnamento, il club di Battipaglia s’è fatto conoscere dalla comunità con tantissimi service: l’allestimento della Biblioteca Comunale, la donazione delle tavole della Via Crucis alla chiesa Santa Maria della Speranza, il restauro dell’Epitaffio al Quadrivio di Eboli, la realizzazione del progetto “Una casa per la Vita” a Battipaglia, il restauro del “Cristo ed Eterno Padre”, affresco del XVI sec. del convento ebolitano della Santissima Trinità, la creazione della Falegnameria Sociale, la donazione di un minibus per disabili all’UNITALSI e di attrezzature mediche e sanitarie al Centro Assistenza per malati di Alzheimer, l’allestimento di una stanza al “Centro Hospise” per la terapia del dolore oncologico, la donazione di un defibrillatore alle forze dell’ordine, il sostegno all’associazione umanitaria “Bambini nel Deserto onlus”  per la costruzione di un pozzo a Inafessawa nel Niger e per la creazione di un microcredito alle donne dell’Ass. Pinal des femmes de Banikani Peulh a Banikane nel Mali, oltre a tantissime manifestazioni culturali, teatrali e musicali, per raccogliere fondi e per portare il messaggio Inner Wheel tra i giovani. Trentacinque anni di vita comune a favore del “progresso dell’umanità”, come ha affermato Charlotte de Vos nel suo indirizzo di saluto alla Cena di Gala di venerdì 13 novembre, che si perpetuerà nel tempo perché l’International Inner Wheel è un’associazione che fa dono di sé agli altri per lasciare ai figli un mondo più giusto in cui credere ed operare.

nella foto Charlotte De Vos con la presidente Liliana Russo

27 novembre 2015 – © Riproduzione riservata
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