Battipaglia dice basta!

[di Antonio Abate]

Domenica 2 dicembre sit-in di protesta davanti all’ex Stir. I comitati cittadini, la sindaca e i politici chiedono più rispetto per Battipaglia

Battipaglia “rifiuta” i rifiuti. Dopo gli scioperi dello scorso anno contro la creazione dell’ennesimo sito di stoccaggio dentro i confini della nostra città, domenica 2 dicembre un nutrito gruppo di battipagliesi ha preso parte a un sit-in presso l’ex Stir organizzato dal comitato Battipaglia dice NO. Un segnale forte per ribadire ancora una volta la scelta di non farsi carico di ulteriori tonnellate di rifiuti provenienti da altre parti della regione. Ma facciamo chiarezza. Tutto parte quando il presidente della Provincia Michele Strianese autorizza la società Eco Ambiente spa allo stoccaggio temporaneo e speciale di altro secco tritovagliato, con ordinanza del 29 novembre 2018. Emergenza dovuta al fermo parziale del termovalorizzatore di Acerra perciò, si tratta di ecoballe pronte per essere incenerite ma che restano nella nostra città.

Una scelta che ha provocato la reazione forte di comitati Battipaglia dice NO, Cives et civitas, Comitato civico e ambientale, e di Legambiente, tutti sempre in prima linea per la salvaguardia della città dall’emergenza rifiuti: «Perché deve essere sempre Battipaglia a farsi carico dei rifiuti di tutti? – afferma Nunzio Vitolo, portavoce del comitato Battipaglia dice NO – Non capiamo come mai, in una provincia così grande, si guardi solo alla nostra città ogni qualvolta ci si pone il problema dell’emergenza rifiuti».

Una domanda retorica ripresa anche dall’ex consigliere regionale nonché portavoce di Battipaglia dice NO, Cucco Petrone: «Con questo sit-in noi vogliamo solo esercitare un diritto – ha detto nella mattinata di domenica – Non capiamo la logica secondo la quale debba essere sempre Battipaglia a farsi carico dei rifiuti. I territori della provincia di Salerno sono tutti uguali, con gli stessi diritti e doveri; i cittadini devono avere il diritto di protestare contro decisioni che penalizzano sempre la nostra comunità. Perché, quando si parla di emergenza rifiuti, non si guarda ad altri comuni, come per esempio San Valentino Torio, il paese del Presidente della Provincia?» ricorda ancora Petrone, lanciando una stoccata a Strianese.

I battipagliesi giunti al sit-in hanno chiesto di entrare nello STIR per controllare lo stato delle ecoballe. Sito chiuso e proposta rispedita al mittente, però. Rivolgendosi al sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, in prima fila assieme ad alcuni assessori e consiglieri, il comitato ha ottenuto il permesso di fare un sopralluogo il giorno dopo, lunedì 3 dicembre. Concessione ottenuta grazie ad una chiamata della stessa Francese al Presidente della Provincia.

Lunedì 3 dicembre, poche ore dopo la visita al Tmb, grande l’incertezza di Nunzio Vitolo: «Le duemila tonnellate di rifiuti sono già stoccate lì. Rimane però la forte incongruenza che ha stupito anche gli stessi tecnici dell’impianto in merito alla scelta del presidente Strianese. Nella paura di un’altra emergenza, visto lo stato del termovalorizzatore di Acerra, rimane il dubbio su chi dovrà farsi carico di altri rifiuti. Ciò che mi spaventa – conclude Vitolo – è che nemmeno il responsabile dello Tmb (l’ingegnere Vincenzo Apicella, ndr) ha saputo dirmi dove verranno stipati i rifiuti che non possono essere inviati ad Acerra. Una situazione che fa paura».

Nessun dubbio però sul come affrontare queste situazioni: «Dobbiamo essere uniti – ha ribadito Vitolo – cittadini e componente politica. Se una classe politica si mette di traverso, si può avviare un dialogo con gli organi superiori».

Una collaborazione auspicata anche dal primo cittadino battipagliese. Cecilia Francese ha infatti voluto precisare che “Battipaglia ha gli occhi aperti”: «Il fatto che si stia qui è una consapevolezza che i battipagliesi ci sono e attendono risposte certe» ha detto il sindaco. Risposte chieste a gran voce durante la mattinata di domenica anche da alcuni membri di altre associazioni, come Cives et civitas e Comitato civico e ambientale, che hanno invitato i presenti ad impegnarsi di più nel concreto e non solo con foto e selfie. Battipaglia chiama, la Provincia risponderà?

Nella foto: cittadini ed esponenti politici durante il sit-in del 2 dicembre

7 dicembre 2018 – © Riproduzione riservata
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