Rifiuti: tante domande, pochissime risposte

Doveva essere un momento di verifica degli impegni presi ma, vista la drammatica “emergenza” Treofan, l’incontro del 26 gennaio ha fornito poche risposte e nessuna certezza

La città di Battipaglia vive una grave crisi economica sociale e ambientale che è apparsa nella sua assoluta chiarezza con l’irruzione degli operai della Treofan nel Salotto comunale – per protestare contro la chiusura dell’azienda – durante l’assemblea pubblica organizzata dal comitato Battipaglia dice No
Da un lato, gli organizzatori dell’evento che attendevano con ansia gli esiti del precedente incontro organizzato il 27 ottobre scorso. Dall’altro lato, gli sguardi delusi degli operai della Treofan, disperati per via della decisione presa dal Gruppo Jindal di avviare le pratiche di licenziamento collettivo. Erano presenti molti esponenti politici che si erano impegnati a sostenere i sei punti programmatici presentati nel precedente evento. Vista la gravità della situazione vissuta dagli operai della Treofan, il comitato ha preso la decisione di sospendere il convegno per dare spazio alle loro istanze. 
A margine del loro intervento si è tenuto un incontro riservato tra il vicepresidente regionale, nonché assessore all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, alcuni esponenti del comitato Battipaglia dice No e rappresentanti dell’amministrazione comunale. Dalla nota stampa diramata dal comitato è emerso che l’assessore Bonavitacola ha evidenziato il problema dell’impatto ambientale provocato  dall’impiantistica privata presente sul territorio battipagliese, proponendo l’istituzione di una conferenza di servizi con la Provincia e l’area d’ambito, per impostare per il futuro una più corretta pianificazione. Inoltre, l’assessore Bonavitacola ha invitato il comitato a partecipare a un incontro con il presidente della Regione Campania De Luca, per discutere le tematiche relative al piano di gestione rifiuti. Questi sono i fatti; ma le attese dei cittadini erano più alte. 
Il comitato Battipaglia di No nasce per scongiurare l’apertura dell’impianto di compostaggio sul territorio comunale e ad oggi non è ancora chiaro ai cittadini di Battipaglia se l’impianto sarà solo quello di Eboli, oppure verrà realizzato un nuovo impianto all’interno dell’ex Stir di Battipaglia, a poche decine di metri da quello di Eboli, e quante tonnellate di rifiuti organici dovrà trattare al giorno. Poco chiara è anche la vicenda riguardante le vecchie discariche e i siti di stoccaggio provvisorio realizzati nelle precedenti emergenze rifiuti. Saranno bonificate tutte prevedendo interventi di rimozione o saranno fatti solo interventi tampone? E su quali aree? 
Sappiamo bene che la pressione ambientale sul territorio dovuta alla presenza di impianti pubblici e privati che trattano rifiuti è altissima, ma se guardiamo all’immediato futuro vediamo solo aumentare la quantità di rifiuti che verranno trattati. Così come non è chiaro se la “stretta” più volte proclamata, sia dalla politica locale che regionale, sulle aziende private che trattano rifiuti sarà effettiva e retroattiva o solo teorica e relativa a un futuro indefinito.

Silvana Magali Rocco

1 febbraio 2019 – © Riproduzione riservata

Facebooktwittermail