La grande lezione dei piccoli
[di Francesco Bonito]
“Tutti gli adulti sono stati bambini (pochi se ne ricordano)”, lo ha scritto Antoine de Saint-Exupéry. Se ci pensate, è proprio vero. E quanto ci costa questa amnesia! A tutti noi, individualmente; a noi tutti, intesi come società. Scrivo questo perché il monito dello scrittore francese mi è tornato alla mente nelle ultime settimane, ogni volta che ero impegnato con la redazione junior di Nero su Bianco, un simpatico e diligente gruppetto di studenti undicenni della scuola Marconi partecipanti al progetto Reporter Inform@zione, un corso di introduzione alla scrittura giornalistica voluto dalla direzione della scuola. Insieme ad altri, ho seguito i ventisei partecipanti per circa quattro mesi, un paio d’ore a settimana: ero lì per insegnare ma ho finito per imparare. Essere stato il coach di questa giovanissima squadra di mini-reporter dovrebbe aver giovato ai corsisti, ma questo non posso decretarlo io; saranno i docenti, i genitori e gli stessi alunni a valutarlo. Quanto abbia fatto crescere me, invece, posso saperlo: tanto.
Evitando di cadere nel retorico, vorrei solo sottolineare quanto i giovani redattori abbiano evidenziato la loro sensibilità verso i temi dell’educazione civica, della tutela dell’ambiente e del rispetto delle regole. Molto di più di quanto questi valori siano sentiti dagli adulti. Non ho bisogno di citare esempi: al lettore basterà leggere le quattro pagine di Nero su Bianco Junior allegate a questo numero, per trovare, tra le righe, la conferma. In particolar modo, nell’intervista fatta alla sindaca Francese (a pagina 5): preparata, condotta, trascritta e sintetizzata dai bambini. A partire dalle domande, proposte durante una riunione della redazione dei piccoli, poi scelte collegialmente prima di sottoporle alla sindaca. Leggete le domande e, ovviamente, le risposte: i temi che interessano i bambini sono quelli centrali, relativi alla vivibilità di Battipaglia: il degrado, il mare inquinato, le scuole. Ai bambini non interessano gli assessori, gli accordi politici, le scaramucce tra maggioranza e opposizione, i rimpasti in giunta. Niente di tutto questo: a loro interessa sapere come e quando ripareranno la palestra della scuola, perché il mare di Battipaglia è così sporco, perché le strade sono invase dalla spazzatura. E lo hanno chiesto alla sindaca, con sfrontatezza, rintuzzando le risposte meno convincenti e incalzandola con domande pertinenti (l’intervista è stata lunga, per motivi di spazio non è stato possibile riportarla integralmente).
Una delle migliori interviste pubblicate su questo giornale la potete leggere oggi, condotta e scritta da bambini di undici anni. Questa è la lezione che ho imparato e questo è l’insegnamento che riporto con umiltà a chi legge e, ancor di più, a chi ci amministra.
Purtroppo, Saint-Exupéry aveva ragione: spesso dimentichiamo di essere stati bambini. Ma si può rimediare. Per ricordarlo a me è bastato tornare nei corridoi e tra i banchi della scuola Marconi. Provate a farlo anche voi, uscendo vi scoprirete cittadini migliori.
14 giugno 2019 – © Riproduzione riservata