Quale futuro per il mercato rionale?

Afflitto da problemi strutturali, penalizzato dalla crisi economica e dalla concorrenza dei centri commerciali,
il mercatino giornaliero necessita di un rilancio per non scomparire. Gli ambulanti non si arrendono e hanno buone idee per adeguarlo ai tempi.
Dal 15 luglio tornano le Notti bianche al mercato

È difficile giustificare, o provare a comprendere, perché le amministrazioni comunali susseguitesi negli anni abbiano fatto poco o niente per rafforzare la trama economica della città di Battipaglia, senza promuovere e salvaguardare i suoi punti forti. Uno su tutti è il mercato, oggi a un passo dalla crisi irreversibile.
Dopo anni di sviluppo urbano e sociale, non esiste ancora un’area mercatale definita, adattata alla morfologia di una città, nel bene o nel male, cambiata. 
Il modo di fare e vivere il commercio cambia continuamente, è un copione che si scrive e riscrive di continuo. I multifunzionali centri commerciali – di cui oggi si registra un declino economico – hanno già messo a dura prova la cultura del mercato di strada, che ha cercato di accorciare le distanze nella competizione. Tuttavia, il mercato di Battipaglia è fermo come un’auto in panne dagli anni Ottanta. La successiva crisi economica del 2008 ha colpito in pieno il mercato di Battipaglia, da sempre ancora di salvezza per molte famiglie. La situazione di molti ambulanti si è aggravata: oggi si conta il 35% in meno dei banchi e il ridimensionamento dell’ampiezza dell’area mercatale. I problemi non si riferiscono solo alla sua vita economica. È un mercato su strada, appunto, con i minuti contati, incastrato tra gli orari delle diverse scuole della zona e il traffico dell’ora di punta. Mancano i servizi igienico-sanitari e un’adeguata barriera di confinamento che isoli l’area dalla zona di circolazione veicolare.
Questa sofferenza ha riunito la maggior parte dei commercianti ambulanti con la nascita dell’associazione “Mercà”, fondendo esperienza e voglia di innovazione in un collettivo propositivo. Lo scopo è quello di far sapere a chi amministra, ma anche alla cittadinanza, che il mercato esiste e non ha intenzione farsi abbandonare dalla pubblica amministrazione.
La prima proposta del comitato è il ridimensionamento della planimetria, per dedicare al mercato una zona fissa dove poter svolgere l’attività in sicurezza. Per questa necessità, in collaborazione con l’associazione “Civicamente” e l’architetto Giovanni Montella, è stato realizzato il progetto del mercato coperto, proprio per rispondere alle esigenze dei venditori. Il mercato coperto darebbe all’attività commerciale ambulante nuova vita: difenderebbe lo svolgersi regolare della giornata lavorativa dalle intemperie meteorologiche, offrirebbe la possibilità di installare servizi di prima necessità per i commercianti e i clienti, prolungherebbe l’orario di “apertura”. 
La realizzazione di un complesso al coperto presenta degli ostacoli. Finora, il Comune di Battipaglia non è in grado di sostenere questo progetto a causa del deficit finanziario. Anche la richiesta presentata dai commercianti, lo scorso inverno, per l’installazione di tendo-strutture è stata negata chiedendo loro di farsi carico delle spese di noleggio e messa in sicurezza. L’alternativa sarebbe quella di costituire un consorzio che permetterebbe, con la formazione di una persona giuridica, di partecipare a bandi pubblici e fare richiesta di finanziamenti. 
Tra le proposte di riqualificazione c’è l’iniziativa delle Notti bianche al mercato. Grazie alla copiosa partecipazione dei cittadini la scorsa estate, l’evento si ripropone per la seconda edizione a partire dal 15 luglio fino al 9 settembre, ogni lunedì. Con questa iniziativa l’associazione “Mercà” vuole dimostrare che un mercato riorganizzato dalle basi ha futuro e può tirarsi fuori, con il giusto sostegno da parte di chi governa, dalle sabbie mobili di una crisi culturale che vuole assorbirlo.

Jessica Moscato

12 luglio 2019 – © Riproduzione riservata

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