L’oro si è fermato a Eboli
[di Eliana Ferraioli]
Presso il Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele, fino al 15 dicembre 2019, sarà possibile ammirare, oltre agli antichi reperti in esso custoditi, una mostra di artigianato orafo dal titolo “L’Oro si è fermato a Eboli. Passato, presente, futuro” che, parafrasando il titolo del celebre libro di Carlo Levi, vuole testimoniare il ruolo della città di Eboli, considerata non più “confine estremo ed arretrato”, come avveniva un tempo, dove risiedeva una popolazione contadina, dimenticata non solo dallo Stato ma da Dio stesso, (così come si racconta nel romanzo), bensì “baricentro di un sistema che, prendendo ispirazione dal passato, alimenta nuove creazioni nel presente e affida nelle future generazioni l’opportunità di tramandare tradizioni e abilità”.
Il museo ospiterà oltre trenta opere realizzate da artigiani orafi e designer, tra cui il francese Tristan Le Cardinal, ospite d’onore della mostra. Inoltre, per l’occasione, saranno esposti alcuni preziosi gioielli (un anello, una collana e un’armilla serpentiforme in oro risalenti al I secolo a.C. – I secolo d.C.) provenienti dal sito di Pompei, in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, proprio perchè l’obiettivo della mostra è quello di “intrecciare la capacità e la creatività artigianale degli orafi campani, con il territorio, la storia, l’arte e la cultura”, mescolando passato e presente, prendendo ispirazione dal mito, dal mondo greco-romano, dai gioielli antichi rivisitandoli in chiave moderna. L’esposizione sarà accompagnata da seminari tecnici tenuti Paolo Minieri (presidente dell’International Gemological Institute in Italia) e dal docente Francesco Sequino.
Vi consigliamo di non perdere questa straordinaria mostra: camminando tra gli espositori della sala principale, posta al primo piano del complesso monumentale, dove un tempo sorgeva il convento di san Francesco, sarete sicuramente rapiti dalla preziosità dei gioielli, associata a quella degli antichi reperti. Si ricorda che, in occasione della mostra, il museo sarà aperto tutti i giorni fino al 15 dicembre. L’ingresso è sempre gratuito.
6 dicembre 2019 – © Riproduzione riservata