Riscopriamo il rifugio

Lo scorso mese di agosto mi capitò di leggere un articolo dove si auspicava l’apertura al pubblico del rifugio antiaereo di Battipaglia, al fine di creare un percorso didattico sulla Seconda Guerra Mondiale. Avevo visitato il rifugio cinque anni prima, accompagnando il Commissario straordinario Iorio, che in quell’occasione volle visitare anche l’ex scuola De Amicis, allora chiusa già da qualche anno. Fu un’esperienza davvero particolare. Non ero mai entrato in questi ricoveri e mi assalì l’angoscia, pensando alle persone che settant’anni prima avevano trovato rifugio per scappare dai violenti bombardamenti che distrussero il centro abitato di Battipaglia. Un pezzo della nostra storia che non possiamo far finta di ignorare, ma al contrario deve diventare occasione per ricordare il passato, per capire chi siamo e da dove veniamo, la nostra memoria storica. Un momento di riflessione su un aspetto della vita della nostra comunità, legato in questo caso agli eventi bellici. Battipaglia fu teatro di guerra, soprattutto in coincidenza con l’operazione Avalanche. Centro cittadino praticamente distrutto e molti morti civili. Un dopoguerra con una rapida ricostruzione e sviluppo economico e sociale da record. 
Proprio per questo motivo abbiamo deciso di aprire al pubblico il rifugio, soprattutto a beneficio degli alunni delle scuole. Durante le feste natalizie verrà aperto per la prima volta e saranno proprio i ragazzi delle scuole ad inaugurare il percorso. A margine dell’evento, all’interno del municipio verranno esposte delle divise d’epoca e cimeli dell’Arma dei Carabinieri, insieme a documenti storici, messi gentilmente a disposizione dal dott. Vito Ferrara, Generale di Divisione dei Carabinieri. Attualmente il rifugio è costituito solo da un piccolo locale, che si è conservato abbastanza bene, con le sedute in cemento e le pareti a volta, rispetto ai circa 500 mt di quello originario. Durante l’ultima fase commissariale venne deciso, per ragioni di sicurezza, di chiudere l’accesso alla parte restante. L’intenzione è proprio quella di creare un vero e proprio percorso didattico sulla Seconda Guerra Mondiale, con visite guidate al rifugio, mostre e convegni all’interno della casa comunale e nell’edificio dell’ex scuola De Amicis. Un piccolo contributo per avvicinare i giovani alla storia, per riannodare il filo che ci unisce alle generazioni precedenti.

Valerio Longo, consigliere comunale

20 dicembre 2019 – © Riproduzione riservata

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