Le vitamine
[di Simona Otranto, erborista]
Molte vitamine oltre alle azioni specifiche agiscono come fattori di crescita (A, D, gruppo B, C); rafforzano le strutture nervose (B1, B6, B12, C); aumentano la resistenza alle infezioni (A, B6, B12, C); prevengono e curano le anemie (E, acido folico, B6, B12, C); salvaguardano le cellule dai meccanismi lesivi dei radicali liberi (E, C); rivestono un ruolo nella prevenzione dei tumori (A, E, C); proteggono pelle e mucose (A, B2, B6, acido folico, PP). Nello scorso articolo ci siamo soffermati in particolare sulla vitamina A e sulla D. Continuiamo parlando delle vitamine E, K e di quelle idrosolubili (C e B).
Vitamina E – a-tocoferolo
Con il termine vitamina E si indicano un gruppo di composti (a-b-g-d-tocoferolo e tocotrienoli). Il più comune e attivo è l’a-tocoferolomentre gli altri hanno attività più ridotta. La fonte naturale più importante di vitamina E sono gli oli di semi. Ne è particolarmente ricco l’olio di germe di grano. Presente anche negli ortaggi a foglia larga e nei semi e frutti oleosi. Il contenuto vitaminico viene ridotto dai processi di cottura. Ha una forte attività antiossidante, favorisce la sintesi dell’eme, aumenta la resistenza alle infezioni, svolge azione protettiva contro i tumori.
Vitamina K
Le forme naturali più importanti sono la vitamina K1 (fillochinone), vitamina K2 (menachinone), vitamina K3 (menadione). Le vitamine k sono largamente distribuite in piccole quantità negli alimenti. Solo le verdure a foglia, spinaci o cavolo, ne sono molto ricche. Gli animali sono incapaci di sintetizzare le vitamine K ma, nonostante ciò, sono relativamente indipendenti dall’apporto fornito dall’alimentazione perché tale vitamina è prodotta in buona parte dai batteri intestinali. La sua principale funzione è legata alla coagulazione del sangue. Carenze di vitamina k provocano problemi di natura emorragica.
Vitamina C – acido ascorbico
La maggior parte delle piante e degli animali sintetizza la vitamina C; per l’uomo, invece, rappresenta una sostanza essenziale, ossia che deve essere necessariamente introdotta con l’alimentazione. La vitamina C è presente principalmente nelle verdure fresche e nella frutta, in particolare negli agrumi e nei kiwi. Rappresenta un efficace “spazzino” dei radicali liberi ed è coinvolta in moltissime attività dell’organismo: è indispensabile per la formazione del collagene, favorisce l’assorbimento del ferro, è coinvolta nel metabolismo e nella liberazione dei neurotrasmettitori, nella sintesi degli ormoni corticosurrenali, della carnitina, delle prostaglandine. Potenzia e modula la risposta immunitaria, esercita un’azione disintossicante, antiossidante, protettiva contro il cancro, protegge dall’ulcera duodenale. La carenza di vitamina C provoca lo scorbuto, malattia che si manifesta con deperimento, lesioni ed emorragie alle gengive, alle mucose, alla cute.
Le vitamine del gruppo B
(vitamina B1-tiamina, vitamina B2-riboflavina, vitamina B3-niacina o PP, vitamina B5-acido pantotenico, vitamina B6-piridossina, vitamina B8-biotina o vitamina H, vitamina B9-acido folico, vitamina B12-cianocobalamina)
Sono numerose e svolgono differenti e importantissime funzioni. Sono presenti negli alimenti ricchi di carboidrati, in particolare lievito di birra, legumi, pericarpo e germe dei cereali. Ognuna di esse ha una specifica funzione. In generale il gruppo B è coinvolto nel metabolismo energetico e nel buon funzionamento del sistema nervoso.
16 maggio 2020 – © Riproduzione riservata