Lettera aperta ai tifosi del calcio battipagliese
Dopo due anni ai vertici della Battipagliese Calcio ho sentito la necessità di scrivere questa lettera rivolta ai tifosi della squadra Bianconera. Ciò essenzialmente per due motivi: il primo per scusarmi, anche a nome dei restanti componenti della società, per l’andamento negativo dei campionati della nostra squadra negli ultimi due anni. Riguardo a ciò devo però affermare con decisione che l’impegno non solo mio ma anche degli altri componenti della società non è mancato. Si è trattato di un impegno non solo in termini di tempo dedicato alla squadra, ma anche di carattere economico. Abbiamo affrontato tutti dei sacrifici non indifferenti, portati però avanti con grande passione e senza nessun altro fine.
Il secondo motivo che ha ispirato questa mia lettera è quello di cercare di spiegare i motivi per cui questi buoni propositi non solo non si sono realizzati, ma addirittura la squadra ha vissuto forse i momenti più bui dei suoi novanta anni di vita. Una delle prime ragioni è dovuta alla mancanza di esperienza della gran parte dei componenti della società: questo ha portato a commettere vari errori, tra i quali quelli relativi alla scelta dei componenti degli staff tecnici. A tutto questo c’è da aggiungere la grandissima difficoltà a Battipaglia di trovare sponsor seri che consentissero di ambire a dei risultati consoni al blasone della squadra. Molto spesso i pochi trovati si sono poi tirati indietro. Così come pure è risultato vano il tentativo del coinvolgimento nel corso dei campionati di altri soci che potessero dare il loro contributo economico.
Quindi sono giustissime le critiche, talora aspre, rivolte alla nostra società a tutti i livelli, dai giornalisti e dai tifosi; ma sarebbe giusto che oltre che nei nostri confronti, le critiche fossero rivolte anche ai mancati sponsor, agli imprenditori di Battipaglia completamente disinteressati alla squadra, alla scarsa sensibilità sportiva della nostra città. Alla fine è giusto criticare, ma è anche troppo facile farlo trovando un solo capro espiatorio.
A questo punto c’è da fare un’ultima riflessione: nonostante l’andamento disastroso della squadra negli ultimi tre anni e nonostante l’inadeguatezza della nostra società, è stato possibile mantenere la squadra nella categoria; altrimenti, in caso contrario, Battipaglia non avrebbe più avuto una sua squadra come è capitato, ad esempio, anche nella vicina Eboli. Una magra consolazione che però rappresenta un’indiscutibile verità. Allora, considerato che Mario Pumpo ha dichiarato che non intende più fare il Presidente, è tempo che qualcuno finalmente si faccia avanti per far sì che la Battipagliese in futuro possa avere una sorte ben diversa, perché noi della passata società critiche e umiliazioni non siamo più disposti a subirne, pur rimanendo sempre i primi tifosi della nostra squadra del cuore.
Maurizio D’Alessio
Presidente onorario
30 maggio 2020 – © Riproduzione riservata