Piante e ritenzione idrica

[di Simona Otranto, Erborista]

La ritenzione idrica è la tendenza a trattenere i liquidi nell’organismo, in particolare nell’addome, nelle cosce, nei glutei, nelle caviglie. Colpisce principalmente le donne, circa il 30 % della popolazione femminile italiana oltre i trent’anni ne soffre! Anche gli uomini, in misura minore, ne sono colpiti. Principalmente è legata a uno stile di vita sedentario e a cattive abitudini alimentari, all’eccessivo consumo di alcolici e cibi salati, al fumo, all’uso di tacchi troppo alti ma anche ad alterazioni della circolazione venosa e linfatica. Il segno principale della ritenzione è l’edema, ossia un rigonfiamento generalizzato o di una parte del corpo dovuto appunto all’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali delle cellule, accompagnato spesso da un contemporaneo accumulo di tossine. Premesso che il miglioramento dello stile di vita e della dieta è basilare, tantissime sono le piante ad azione diuretica e drenante che possiamo utilizzare per minimizzare questo problema che si ripresenta ogni anno con i primi caldi.

Pilosella (Hieracium pilosella L.)
La parte aerea della pianta è un efficace diuretico utile per favorire, insieme all’acqua in eccesso, l’eliminazione di cloruri e acido urico.

Betulla (Betula pendula Roth.) 
La principale proprietà della Betulla è proprio quella di stimolare la diuresi. Si utilizzano sia le foglie che la linfa, un liquido incolore che si estrae per incisione del tronco. Questa pianta inoltre fluidifica la bile, diminuisce il colesterolo, l’albumina nelle urine e l’uricemia.

Ortosiphon o tè di Giava (Orthosiphon stamineus)
Pianta originaria del sud-est asiatico. Eccellente diuretico viene altresì utilizzata per il trattamento delle infezioni urinarie e dei calcoli renali in associazione ad altre piante.

Asparago (Asparagus officinalis L.) 
La droga dell’asparago ad azione diuretica è costituita dalle radici. Si utilizza sotto forma di tintura idroalcolica o di decotto. Giova in particolare ai malati di cuore per eliminare l’acqua che ristagna nei tessuti a causa della ridotta forza di contrazione. Le preparazioni a base di asparago sono tuttavia da sconsigliare a chi ha problemi renali.

Equiseto o Coda cavallina (Equisetum arvense L.) 
Questa pianta è estremamente ricca di sali minerali, in particolare di silicio e sali di potassio, pertanto svolge la sua azione diuretica sfruttando un meccanismo osmotico. Dunque diuretica e remineralizzante allo stesso tempo, contribuisce al benessere di ossa, unghia e capelli.

Altre piante utili ed efficaci che meritano almeno di essere citate sono: i peduncoli diCiliegio, Mais, Gramigna, Verga d’oro, Karkadè, Tarassaco. Queste piante possono essere utilizzate singolarmente sia sotto forma di tisana che di tintura idroalcolica. Di molte sono facilmente reperibili anche gli estratti secchi in capsule. In ogni caso devono essere necessariamente associate a un’abbondante quantità d’acqua. 

Suggeriamo una combinazione di piante, dal gusto gradevole, che può essere consumata anche fredda durante tutto il periodo estivo.

TISANA DIURETICA
– Betulla 40g
– Mais barba 20g
– Karkadè 20g
– Pilosella 10g
– Rosa canina 10g
Due cucchiai da tavola in mezzo litro d’acqua. Lasciare in infusione 15-20 minuti, con il coperchio, filtrare e bere preferibilmente al mattino lontano dai pasti.

13 giugno 2020 – © Riproduzione riservata

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