Il mirtillo nero

[di Simona Otranto, Erborista]

Il mirtillo (Vaccinium myrtillus L.) è un piccolo arbusto alto da pochi centimetri fino a mezzo metro. Il frutto è una bacca carnosa blu-violacea tendente al nerastro. La superficie esterna è ricoperta da uno strato pruinoso. Spesso, a prima vista, dai non esperti, può essere confuso con il mirto o con il prugnolo. Il sapore è però inconfondibile e all’interno presenta una parte più chiara contenente  numerosi semi bruni dalla suggestiva forma semilunare. Cresce nelle zone submontane e montane di Alpi ed Appennini. Si trova nei boschi e nelle brughiere. La droga è costituita sia dalle bacche che dalle foglie. Queste ultime si raccolgono tra giugno e luglio, mentre il frutto si raccoglie in agosto con appositi pettini, non appena giunto a maturità. I costituenti chimici principali sono gli antocianosidi, i flavonoidi, le pectine, la vitamina C, i tannini.
I frutti del mirtillo hanno utilissime proprietà medicinali. La più conosciuta è quella astringente intestinale e antidiarroica. Il succo concentrato puro si utilizzava e si utilizza ancora molto nei bambini e nelle persone debilitate. Possiede, ancora, buone proprietà protettrici vasali ed antiemorragiche. Migliora la vista in particolare i disturbi della visione notturna.
Gli estratti di mirtillo nero si comportano da scavenger, ossia da spazzini dei radicali liberi ed inibiscono l’aggregazione piastrinica. Diminuiscono inoltre la permeabilità vascolare, favoriscono il tono venoso ed il flusso ematico. In particolare, il frutto, migliora i disturbi funzionali dei piccoli vasi sanguigni, ossia dei capillari, stimolando la capacità riparatrice nonché la sintesi e la stabilizzazione delle fibre di collagene. Alcuni studi hanno evidenziato anche l’efficacia del mirtillo nel ridurre la sintomatologia e nel migliorare sia la circolazione venosa che il drenaggio linfatico nelle persone affette da insufficienza venosa cronica.
Le foglie di questa pianta si utilizzano invece in infusione per realizzare tisane con proprietà diuretiche ed ipoglicemizzanti.
Per uso esterno il decotto si può utilizzare applicato sulla pelle e sulle mucose, mediante l’ausilio di compresse di cotone, come tonico astringente e lenitivo delle pelli arrossate.
Il mirtillo è considerato una droga sicura. La commissione E tedesca non riporta né effetti collaterali né controindicazioni.

Attività  principali
Capillaroprotettiva, astringente, antiinfiammatoria, protettrice della vista.

Indicazioni
Disturbi della microcircolazione, fragilità capillare, emorroidi, retinopatie, miopia, diarrea.

Decotto
Un cucchiaio da tè di bacche in una razza d’acqua. Bollire per 10 minuti a fuoco lento, con coperchio, spegnere e lasciare intiepidire. Filtrare e bere una tazza al giorno (due o tre in caso di diarrea).

Tintura
La tintura è una preparazione ottenuta dalla macerazione delle bacche in una soluzione di acqua ed alcool. Se ne utilizzano mediamente da 20 a 50 gocce diluite in una tazzina d’acqua due-tre volte al giorno

Succo
Il succo si ottiene per compressione delle bacche. Si utilizza a cucchiai (due, tre al giorno). Importante è verificare nella composizione che non ci sia aggiunta di acqua o di zuccheri.

25 luglio 2020 – © Riproduzione riservata

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