Taverna e centro si avvicinano

[di Stefania Battista]

Sono finalmente a buon punto i lavori finanziati dal Piu Europa. Dopo un lungo e forzato blocco, il cantiere è stato riaperto e si procede a ritmi abbastanza sostenuti. In questi giorni si sta terminando lo sbocco che farà da asse di collegamento tra via Plava e piazza Ferrovia. Sono in via di ultimazione gli ascensori del cavalcavia che, lo ricordiamo, sarà soltanto pedonale. Una lunga passerella che consentirà di ricongiungere due parti della città, il rione Taverna e il centro, storicamente divisi dalla linea ferroviaria. Si tratterà di un percorso di interscambio pedonale che dovrà facilitare gli accessi tra auto, autobus e treni.
Il Comune, nel frattempo, ha anche avviato una procedura di richiesta alla Regione per ottenere un finanziamento di 12 milioni di euro allo scopo di realizzare un altro sottopasso, questa volta dedicato agli automobilisti, tra via Colombo e via della Previdenza, in modo da ottenere un ulteriore passaggio tra le due zone della città e alleviare il peso del traffico veicolare finora sopportato esclusivamente dal sottopasso di via Roma. Il progetto è pronto ed è stato candidato al finanziamento.
Intanto, entro fine anno, secondo il cronoprogramma del Piu Europa, dovrebbe essere terminato il parcheggio di via Plava. In parallelo è già stato completato il parcheggio interrato da 400 posti auto presso il terminal bus e si sta ultimando quello per gli autobus. Anche quest’ultimo dovrebbe essere pronto entro dicembre 2020. Manca ormai poco: solo il cosiddetto “tappetino” e la pubblica illuminazione.
Procede anche la costruzione del cosiddetto edificio C3, cioè l’edificio commerciale: ospiterà attività private (negozi e uffici) e in parte sarà di proprietà pubblica. Anche in questo caso si prevede di ultimare parte dei lavori – quelli che riguardano i locali della stazione bus al piano terra – entro fine anno. Al Comune spetterà la cosiddetta “piazza sospesa”, l’area corrispondente al punto in cui la passerella pedonale approda sul versante stazione.
Il progetto, finanziato con un totale di 37 milioni di euro (13 milioni di investimenti privati, 17 milioni di fondi Por Fesr, e 2,7 milioni del Comune di Battipaglia oltre alla cessione di immobili del patrimonio per il valore di altri 4 milioni) era in origine più ampio e destinato a mutare totalmente il volto del centro cittadino, giacché prevedeva finanche la riqualificazione di tutti gli edifici intorno alla stazione e ai binari. Ma anche così il quartiere dovrebbe mutare profondamente aspetto.
Oltre a eliminare la barriera fisica che ha sempre tagliato in due Battipaglia, dovrebbe favorire anche il potenziamento dei trasporti, soprattutto di quelli per i passeggeri. Il grande terminal bus sarà così in pieno centro e non isolato come accade in molte città. Anzi sarà praticamente adiacente alla stazione ferroviaria. Un dato di non poco conto che Rete ferrovie italiane potrebbe valutare positivamente per far fermare, finalmente, i treni ad alta velocità in città.
Merito dell’ufficio tecnico comunale è stato quello di essere riuscito a risolvere il gravissimo stop ai lavori dovuto alla interdittiva antimafia piombata sulla Atene Grandi progetti nel 2018, poco dopo l’inaugurazione del ponte “sospeso” che avvenne alla presenza del governatore Vincenzo De Luca. Grazie a una proficua collaborazione, infatti, si è dato corso ad un cambiamento societario che, dopo tutte le verifiche di rito e l’ingresso dei nuovi partner, ha dato linfa e impulso alla ripresa dei lavori bloccati per circa due anni.

Nella foto: il ponte pedonale e il parcheggio di via Plava

21 novembre 2020 – © Riproduzione riservata

Facebooktwittermail