Elezioni, i primi nomi

[di Stefania Battista]

I tasselli del puzzle elettorale cittadino andranno probabilmente a posto dopo Natale. Per il momento fioccano ipotesi di candidature e poco o nulla si conosce dei programmi che dovrebbero fare la differenza tra le diverse forze in campo. Cecilia Francese, sindaco uscente, è intenzionata a ricandidarsi e per farlo ha intensificato la propria presenza sulle tv locali e sui social. Vessillo della sua campagna il risanamento del bilancio comunale. 
Unica candidatura costruita da tempo e che parte dalla società civile in contrapposizione, ovviamente, a Francese, è quella di Maurizio Mirra, ingegnere, funzionario di polizia, già assessore nella giunta Santomauro che lasciò contestando l’impossibilità di agire in autonomia. È il fondatore di Civica Mente, associazione che da otto anni sta lavorando a un progetto condiviso di “futuro possibile”.
Altro candidato certo è Alfredo Liguori. Una lunghissima carriera politica alle spalle, fu sindaco con Forza Italia ed è stato poi assessore alle Politiche comunitarie con Santomauro. Abbandonato ogni vessillo politico ha varato già due liste civiche. 
Non trova ancora la formula giusta per l’unità il centro destra cittadino. Da mesi a proporsi come possibile candidato sia civico che aspirante al sostegno di Forza Italia è Fernando Zara. Anche Zara ha dalla sua una lunga esperienza amministrativa. Sconta il “peccato originale” di aver sostenuto Francese alle ultime amministrative. Ma il coordinatore cittadino, Enrico Tucci, frena: «Zara non ha neppure la tessera di Fi. La sua è una fuga in avanti».
Stesso “peccato” che viene imputato a Ugo Tozzi, militante della prima ora in Fratelli d’Italia e aspirante sindaco per la coalizione. Entrambi, Zara e Tozzi, hanno abbandonato Francese quando – a detta loro – hanno compreso di non avere possibilità di realizzare i programmi inizialmente concordati. Ma in città vorrebbe incidere sulla scelta anche la Lega che, attraverso il segretario Daniele Butrico, lancia sul tavolo il nome dell’avvocato Leonardo Mastia. I tre partiti del centro destra, però, sono in attesa che le segreterie provinciali compongano lo “scacchiere” delle candidature dei comuni chiamati al voto. Pesa la scelta del capoluogo. 
Sempre più insistente la voce di un ritorno di Giovanni Santomauro che attende gli esiti di un processo per reati probabilmente prescritti. Cadute le imputazioni più gravi, l’ex sindaco dovrà dimostrare la propria estraneità anche per le accuse di abuso d’ufficio, turbativa d’asta e concussione sessuale. Al suo fianco gli alleati di sempre, l’ala anti De Luca del Pd. Proprio dal governatore verrebbe, invece, l’indicazione di Rosario Rago, imprenditore agricolo ai vertici di Confagricoltura. 
Si sente chiamato a rientrare in campo l’architetto Bruno Di Cunzolo che non necessariamente sarà in prima fila come candidato sindaco, ma potrebbe spalleggiare una figura “che rappresenti la politica vera, quella con la p maiuscola”. Tacciono, al momento, gli altri partiti del centrosinistra che stanno lavorando ad un tavolo di coalizione, nonostante la fuga in avanti di Rago.

5 dicembre 2020 – © Riproduzione riservata

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