Cercasi candidato sindaco
[di Stefania Battista]
Tra i due litiganti il terzo gode, diceva l’antico proverbio. E mentre nel centro destra e nel centro sinistra si discute su programmi, liste e possibili candidati, la sindaca Cecilia Francese prosegue la propria campagna elettorale incontrando gruppi, associazioni e professionisti. L’obiettivo è far crescere il consenso, costruire almeno due liste, consolidare o creare rapporti con pezzi dell’elettorato, essere visibile su tutti i mezzi di comunicazione, soprattutto i social, che tanto l’hanno aiutata finora. A suo favore la difficoltà dei due poli di trovare un candidato condiviso e credibile. I nomi in campo, infatti, sembrano non convincere ancora salvo chi, di volta in volta, li propone.
Se è vero che mettere a punto un programma alternativo e valido per risollevare le sorti della città è il primo passo, scegliere un candidato sindaco che abbia consensi, stima e carisma è indubbiamente altrettanto importante, se non decisivo. Un problema che si trovano ad affrontare soprattutto i cosiddetti “nomi nuovi” che se a loro favore hanno proprio il crisma del noviziato e, di conseguenza, la “faccia pulita”, dall’altro lato dovranno fare molta strada per entrare nelle case e nel cuore dei battipagliesi.
Intanto i tavoli proseguono. Il segretario cittadino di Forza Italia, Enrico Tucci, assicura che il centro destra sta lavorando unito e che tale rimarrà anche sul nome del candidato sindaco. Ma non nasconde la propria aspirazione ad esserlo lui stesso. Un posto che gli contende Fernando Zara. L’ex sindaco pare abbia riportato all’ovile il suo vecchio amico e compagno di avventure politiche Valerio Longo. La Lega, però, non demorde e vorrebbe – nell’ambito delle divisioni tra territori – avere il candidato in città avendo lasciato, almeno finora, campo libero negli altri grandi comuni chiamati al voto. Ma anche in questo caso lo scontro è tra la proposta “tesserata” di Leonardo Mastia e quella uscente dalla candidatura alle regionali di Renato Vicinanza. Scalpita pure Fratelli d’Italia che, forte del consenso in crescita nella nazione, vorrebbe il sindacato a Battipaglia. Proposto sul tavolo locale il nome di Ugo Tozzi che, però, parrebbe scontare alcuni “peccati originali”: il disimpegno alle regionali, la parentela con uno dei possibili candidati sindaci del centro sinistra e i il periodo di alleanza con la sindaca uscente.
Proseguono le riunioni ufficiali del martedì e quelle, non ufficiali ma non meno importanti per la costruzione dei consensi, spesso tenute nel capoluogo, del centro sinistra. Mentre sul nome di Rosario Rago, lanciato circa un mese fa, sembrerebbe essere sceso il velo del dubbio, qualcuno punta nuovamente sul presidente Asi, Antonio Visconti. Tra le undici liste che sostennero Vincenzo De Luca, però, non è facile trovare una sintesi, soprattutto perché il Pd appare spaccato al suo interno. Lo zoccolo duro della ex segreteria che sostenne Santomauro oggi vorrebbe candidato Piero Lascaleia. Italia viva non dispera di ottenere il placet per il coordinatore cittadino, Vincenzo Inverso, già candidatosi alle scorse amministrative. Chiedono assicurazioni e rassicurazioni gli altri partiti della coalizione su ruoli e nomi. Tace e guarda alla finestra il candidato deluchiano delle regionali Angelo Cappelli che, vista la confusione, ha probabilmente deciso di attendere prima di fare la sua mossa. Intanto siede ancora sulla poltrona di vicesindaco con Francese. Tuffarsi nell’agone al momento potrebbe costituire un salto nel buio.
Intanto, proseguono la campagna elettorale tra la gente e sui social i candidati già in campo: Alfredo Liguori, Maurizio Mirra e la new entry Carmine Bucciarelli. Mentre Liguori pare pronto a stringere alleanze nell’area del centro sinistra, Bucciarelli guarderebbe più a destra, nonostante un passato da socialista. Convintamente civico, Maurizio Mirra affina programma e strategia per farsi conoscere meglio.
Nelle foto: Alfredo Liguori e Maurizio Mirra
30 gennaio 2021 – Riproduzione riservata