I disturbi del sonno in età evolutiva
[di Anna Lambiase, psicologa]
Il sonno è un tema molto importante per gli scienziati, in quanto ricopre una parte importantissima per la nostra sopravvivenza. Innanzitutto funge da “protezione” per la nostra mente ed è fondamentale per lo sviluppo psicofisico. Già nella pancia della madre possiamo parlare di un ritmo sonno/veglia. Quando i bambini vengono alla luce, apprezzano infatti questo movimento e si addormentano più facilmente quando vengono cullati e dondolati. Durante il primo anno di vita, osserviamo i primi importantissimi cambiamenti. Il bambino prova diverse esperienze che suscitano senso di conquista e di autonomia. Il tema del sonno (e dell’alimentazione) è legato al tema della separazione – individuazione tra il bambino e chi se ne prende cura. Il bambino ha bisogno di sentire la vicinanza del caregiver ma anche di sperimentarsi come individuo separato. Verso i due o tre anni i bambini cominciano a sentire sentimenti di paura, per esempio, per rumori forti o improvvisi e cominciano i loro sogni paurosi, segno di una maturazione per i più piccoli, ma anche di preoccupazione per i genitori. Tra i tre e i quattro anni i sogni paurosi o aggressivi sono molto comuni. Spesso sono relativi a punizioni o all’arrivo di un fratellino e suscitano turbamenti o sensi di colpa. Si possono sognare mostri che minacciano il bambino e che nascondono in realtà il desiderio del bambino di quello che vorrebbe fare nei suoi momenti di maggiore rabbia e frustrazione. Le paure diminuiscono quando il bambino si sente sicuro e amato nel momento in cui sperimenta la sua aggressività ed impara così a non sentirsi minacciato da essa, ma riuscire a modularla.
Un fenomeno molto frequente è la comparsa di un incubo particolare, anche detto terrore notturno (pavor nocturnus), fenomeno che spaventa molto i genitori. Il bambino sembra sveglio, ma in realtà è nello stadio del sonno profondo, sembra agitato e terrorizzato e spesso, ha anche occhi spalancati. Se si cerca di calmarlo, sembra ancora più spaventato. Ma cosa vuole significare? Il mondo onirico rappresenta un mondo simbolico in cui vengono rappresentate le nostre paure e i nostri desideri, sotto forma di immagini: può essere utile imparare dal sonno dei nostri bambini, decodificare delle richieste di aiuto. Spesso, capita, che genitori molto ansiosi e stanchi richiedono suggerimenti continui a più persone, ottenendo solo più confusione in merito. Non esiste una regola generale per tutte le famiglie, molti sono i fattori scatenanti, quali: ritmi sonno/sveglia di tutti i membri famigliari, ambiente domestico, abitudini degli adulti.
È possibile chiedere aiuto ad un esperto se la situazione diviene insostenibile, ma ricordiamo che è molto importante organizzare routine standardizzate e continuative nella quotidianità. Più ripetiamo questi schemi, più il bambino li interiorizza e si sente rassicurato. Ricordiamo che i bambini sono spugne che assorbono i nostri malesseri e malcontenti, i nostri dispiaceri e la nostra stanchezza.
Anna Lambiase, psicologa, esperta nei disturbi dell’apprendimento
13 febbraio 2021 – © Riproduzione riservata