Antonio Visconti [spazio autogestito]

Lettera alla città

Avrei potuto cominciare con il più canonico degli incipit: “Care elettrici, cari elettori”. Preferisco invece rompere gli schemi tradizionali e parlare alle donne e agli uomini di Battipaglia. Alle madri e ai padri, agli studenti e alle studentesse, alle lavoratrici e ai lavoratori di questa terra che sento mia. Questa è la città che mi ha dato i natali, quando in un freddo mercoledì di gennaio, nell’allora clinica Venosa di Battipaglia, venni al mondo. Ho 41 anni, e sono figlio di Gaetano Visconti, pediatra dell’ospedale “Santa Maria della Speranza”, e di Alfonsina Gonnella, insegnante della scuola “Alfonso Gatto”.
Mio nonno, Antonio, è stato uno dei più conosciuti commercianti di tessuti a Battipaglia. Avviò la sua attività subito dopo la guerra, poi morì giovanissimo, lasciando tutto il peso sulle spalle di mia nonna Bianca De Crescenzo che ha dovuto crescere, da sola, sette figli, tra mille difficoltà, facendoli studiare e maturare.
Oggi, grazie a quei sacrifici, siamo diventati una famiglia di professionisti, che ogni giorno porta avanti con umiltà e orgoglio la dedizione al lavoro. Appartengo a questa città, che mi scorre nelle vene. Sono marito di Daniela, madre, moglie e professionista straordinaria, e padre del piccolo Gaetano, che come me è nato e sta crescendo qui. E sono uno dei tanti figli della Battipaglia che tutti ricordano con fascino e nostalgia: quella delle interminabili partite di calcio a via Italia, quella delle serate al Crazy Bull, delle pizze alla ”Victoria“ e dei primi panini al pub ”Portofino“, delle domeniche allo stadio ”Pastena“ per seguire le zebrette in serie C1, delle estati con tanti giovani della mia età al Famagu come al Lido Ok giù alla Spineta, della ”Casse Rurali Campane“, la mitica squadra di basket del compianto presidente Silvio Petrone e del talento Pino Corvo, che mi accolse nella squadra giovanile per diversi anni. Io, che il mio primo bacio l’ho dato ai piedi della ”Castelluccia“, il vero simbolo di questa città. L’identità e il senso di appartenenza a questa Battipaglia: sono i valori che mi caratterizzano e che ognuno di noi deve riscoprire. Dal 2008, Battipaglia è anche la sede della mia attività di lavoro. Nel quartiere ”Taverna“ ho il mio studio dove svolgo la professione di dottore commercialista. Dal 2017 lavoro e opero anche presso l’Ente che governa le aree industriali della provincia di Salerno, grazie al quale ho potuto conoscere e toccare con mano i problemi che vivono gli imprenditori e i lavoratori, ma anche restare ammirato dalle tante eccellenze produttive e dall’operosità della nostra comunità.
Cosa mi ha spinto a scendere in campo? Il desiderio di mettermi al servizio della città. Il mio più grande atto di responsabilità sarà garantire il benessere e la tutela dei diritti di tutte e di tutti. Non è stata una scelta facile. Viviamo tempi bui, resi ancor più difficili da una pandemia infernale che ha messo a nudo tutte le nostre debolezze. Ecco perché ho deciso di metterci la faccia, e provare a ridare la speranza di una politica seria a una città che ha bisogno di tornare protagonista su tutti i fronti. Metterò in campo tutta la grinta, la passione e l’energia che saranno necessarie. L’idea di città che ho è molto semplice: migliore, vivibile e che guardi all’esterno, non più chiusa e diffidente. Cominciando dal lavoro e dallo sviluppo, duraturo e sostenibile, che dovranno essere le colonne portanti per costruire un modello che sappia dare la giusta attenzione ai temi nodali come l’ambiente, la sicurezza, il sociale, l’agricoltura – fiore all’occhiello di quella Piana del Sele che vede Battipaglia come capofila – senza dimenticare la cultura, l’urbanistica, le infrastrutture e la mobilità. C’è una montagna, ripida ed altissima, da scalare. E per compiere questa missione ho bisogno del sostegno di voi, cittadini ed elettori. Se deciderete di accompagnarmi in questo viaggio, proveremo a ridare dignità a un paese fin troppo bistrattato negli ultimi venticinque anni. Tutto ciò sarà possibile solo se cammineremo di pari passo, fianco a fianco, sullo stesso livello, per costruire la Battipaglia che verrà.
Il mio progetto è ambizioso, ma sarà nullo senza il vostro appoggio. Appena sei mesi ci separano dalla chiamata alle urne, e questa campagna elettorale si prospetta decisamente sui generis: ad ora, senza le piazze gremite, i tour nei quartieri, le chiacchiere con la gente tra i vicoli della periferia. Stiamo però costruendo una squadra ampia, giovane e coesa, di cui vado molto fiero. Compagni di strada che hanno condiviso un’idea di rinnovamento e di serietà, partendo dai bisogni dei cittadini. Ai miei avversari auguro di vivere questa campagna con lo stesso spirito. E spero davvero che ognuno di loro saprà mettere da parte veleni e rancori, concorrendo in maniera leale e onesta, come Battipaglia merita.
Credo però fortemente nella necessità di una discontinuità politica importante. Proverò insieme a voi a sancire definitivamente quel distacco, anche generazionale, con la vecchia politica, che tanti danni ha prodotto a questa città, mortificandola e deprimendola. Voglio inaugurare con voi una nuova stagione per Battipaglia. Antonio Visconti c’è. Ed è al vostro fianco.

Antonio Visconti

SPAZIO AUTOGESTITO DALL’ASSOCIAZIONE LIBERALI E SOLIDALI

27 marzo 2021 – © riproduzione riservata

Facebooktwittermail