Cecilia Francese: «sono il sindaco del popolo»
[di Stefania Battista]
Lo slogan l’aveva anticipato nei suoi interventi precedenti. E l’ha poi confermato presentando ufficialmente la candidatura a piazza Amendola. “Ora si può” dice Cecilia Francese, sottolineando, ancora una volta, l’operazione di “risanamento” dei conti comunali che, secondo la prima cittadina è il maggior merito della sua amministrazione. «Non potevamo assumere – ricorda ai battipagliesi – né fare mutui. Ma abbiamo messo a posto le finanze comunali, portato alla luce e pagato i debiti nascosti, e usciremo un anno prima del previsto dal riequilibrio. Ora, dunque, si può».
Al suo fianco siedono Maria Luisa De Longis,coordinatrice di Etica; ci sono poi Egidio Mirra, ex consigliere comunale del Pd, per Battipaglia 2021, Paolo Palo per Avanti Battipaglia, Luigi Restaino per Cambiare Insieme e Mariano del Priore per Con Cecilia. Ma l’arrivo dell’ex senatore Roberto Napoli fa allargare il parterre. Un posto dunque anche per il medico legale che da tempo ha dichiarato il suo sostengo a Francese rompendo con Italia Viva. Cinque, dunque, le liste a sostegno dell’endocrinologa battipagliese e sindaca uscente.
A seguire con partecipazione l’evento i “fedelissimi” del gruppo che sostenne Francese nel 2016: l’assessore Stefano Romano, il presidente del Consiglio Franco Falcone, il vicesindaco Angelo Cappelli e Antonietta Petrosino. Si muovono tra i curiosi della piazza altri consiglieri comunali, Rita Alfano, Vincenzo De Sio, e l’assessore Pietro Cerullo. Leggermente distante, Salvatore Anzalone, ex assessore ai Lavori Pubblici di Giovanni Santomauro. Il clima è festoso.
Cecilia Francese parla di «autonomia, non sulla base di spot elettorali, né appellandosi a ipotetiche filiere istituzionali». Indica ai battipagliesi il “nemico da battere” nel candidato del centro sinistra Visconti. Consegna ai giornalisti un robusto plico che, suddiviso in premessa, dati statistici sul territorio e quindici capitoli, rappresenta – dice – solo la bozza del programma elettorale. Intende ripercorrere i quartieri, per «ascoltare i cittadini» e inserire nel programma eventuali richieste. Conferma di voler fare una campagna elettorale tra la gente: «Mi chiamano per nome e ne sono contenta. Sono il sindaco del popolo».
Sfodera la grinta delle occasioni migliori. Sceglie gli argomenti che le sono più consoni. Attacca gli avversari sulla mancanza di autonomia e di appartenenza al territorio. Cecilia è partita, il tempo ci dirà dove arriverà.
Nella foto: Cecilia Francese con Egidio Mirra
17 luglio 2021 – © riproduzione riservata