Primo turno, lo sprint dei sette

[di Stefania Battista]

La sfilata dei “pezzi da novanta” a Battipaglia è iniziata il 15 settembre con l’arrivo in città di Giorgia Meloni a sostegno di Ugo Tozzi. La leader di Fratelli d’Italia, nonostante sia giunta intorno alle 14, ha richiamato in piazza Amendola una nutrita folla. In tantissimi hanno sfidato il caldo torrido della controra pur di vederla e sentirla.
E lei non si è sottratta all’abbraccio dei fans. «Siamo a Battipaglia che è una città straordinaria, che ha delle eccellenze come per esempio la “zizzona” che voi conoscete meglio di me; ma De Luca ha usato questa città come una discarica. Qui siamo in una piazza centrale e davanti ad una scuola – ha detto riferendosi alla vecchia De Amicis – che da anni deve essere messa in sicurezza sul piano antisimico e non è stato fatto assolutamente niente».

Il 19 settembre è stata la volta del ministro degli esteri Luigi Di Maio, giunto in città per Enrico Farina. «Voi siete la città dell’oro bianco, avete imprenditori che hanno fatto miracoli. Di certo non c’è stata una politica del territorio che ha aiutato questa città. Stanno per arrivare in Italia 230 miliardi di euro, più del piano Marshall. Serviranno per uscire dalla crisi, non solo quella generata dalla pandemia, ma anche quella precedente. In un comune come questo, chi sarà a spendere tutti questi fondi? Il sindaco. Da quei fondi passa tutto. Lavoro, ambiente, infrastrutture. Ora ci sono i soldi per fare queste cose e io sono molto preoccupato perché non dobbiamo farli spendere ai soliti. Se i sindaci o i presidenti di Regione sbagliano non ne avremo altri e dovremo renderne conto. Non dobbiamo solo portare persone oneste alla guida di un Comune, abbiamo bisogno della migliore pubblica amministrazione che sappia anche dire di no a un sindaco».

Il 23 settembre è stata la volta del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Passeggiata in centro insieme al candidato sindaco Antonio Visconti. «L’impianto di compostaggio non si farà più. Abbiamo deciso che c’è un sovraccarico di impianti di trasformazione dei rifiuti che non è più accettabile. Prenderemo una decisione molto rilevante. Poi faremo un intervento anche su Eboli, perché una delle emergenze sono gli odori, l’aria irrespirabile, che arrivano dall’impianto di Eboli. Faremo la copertura degli impianti, la realizzazione di vasche e quant’altro. Insomma c’è un gran lavoro da fare. Faremo un lavoro rigoroso, in maniera seria e senza demagogia. Era doveroso».

Il 25 settembre, invece, l’ex premier Giuseppe Conte, sempre per il pentastellato Enrico Farina. «Battipaglia ha tanti problemi. Qualcuno per fare gli affari propri consiglia una discarica. Avete un polo agricolo che ci invidia il mondo, ma con questi soldi che stanno arrivando Battipaglia deve risorgere. Basta ai voti di cortesia, “l’amico dell’amico” non mantiene mai le promesse. Se voi smettete di votare facendo cortesie ad altri, la farete a voi stessi, e io tornerò qui e parleremo dei cantieri per questa città. Dipende dalla squadra di governo che si insedierà».
Sempre il 25 a Battipaglia anche l’eurodeputata Isabella Adinolfi a sostegno di Bruno Di Cunzolo. «Abbiamo una sfida molto importante spendere bene i fondi del Pnrr, vogliamo si crei sviluppo per questa regione. Soprattutto vogliamo un Comune che migliori la qualità della vita dei battipagliesi».
Ma non tutti si sono affidati ai big della politica nazionale o hanno cercato a tutti i costi l’endorsement di personaggi popolari. I candidati cosiddetti “civici”, infatti, hanno proseguito la campagna con tour nei quartieri e conferenze stampa tematiche. Per loro torniamo dunque all’ordine alfabetico giacché molti incontri sono stati in contemporanea.

Carmine Bucciarelli ha incontrato i cittadini in diversi punti della città, tra cui Belvedere e Aversana. Ha spesso rivolto duri attacchi ad Antonio Visconti e al governatore De Luca. «Le dichiarazioni di De Luca mi hanno profondamente allarmato, conoscendolo bene da oltre trent’anni, perché a differenza degli altri candidati è da tanto che faccio politica. Dietro quelle parole leggo un rischio e un’opportunità, il rischio che ritratti di nascosto e l’opportunità per noi battipagliesi di vincere affermando che questa città è nostra».

Cecilia Francese è stata inarrestabile. Presente ovunque. Tanti gli incontri, le inaugurazioni, i comizi nei quartieri e le conferenze stampa. L’ultima, sui suoi cinque anni di amministrazione. «Ci sono due modi di fare il sindaco: limitandosi a garantire l’ordinario o dando alla città una visione e una prospettiva di sviluppo. Io ho scelto il secondo. Cinque anni per ricostruire Battipaglia, altri cinque per rivoluzionarla. Adesso che la città è risanata, si comincia a fare sul serio».

Per Maurizio Mirra la presenza nei quartieri non è una novità. Tra i tanti temi affrontati, spiegando il programma, uno spicca sugli altri, l’appuntamento dedicato alle politiche di genere. Numerose le proposte: la costituzione della Commissione per le pari opportunità, l’istituzione di un osservatorio salute donna, la lotta all’endometriosi e la prevenzione della violenza ostetrica, i parcheggi rosa, gli spazi per l’allattamento all’interno degli uffici pubblici, la tutela delle donne con disabilità, la lotta allo sfruttamento della prostituzione.

Nelle foto a partire dall’alto:
Giorgia Meloni con Ugo Tozzi,
Vincenzo De Luca con Antonio Visconti,
Giuseppe Conte con Enrico Farina,
Cecilia Francese.

30 settembre 2021 – © riproduzione riservata

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