L’opposizione incalza

[di Stefania Battista]

«Non accettiamo il concetto di città normale che la sindaca vuol far passare. L’opposizione ora è cambiata. Saremo vigili e attenti. Uno sprone continuo». È così che Giuseppe Provenza spiega il deposito di diverse interrogazioni consiliari sia come unico firmatario che insieme agli altri consiglieri di opposizione.
A quanto pare, il quinquennio appena iniziato non sarà per l’Amministrazione comunale una passeggiata. La prima interrogazione presentata da Provenza porta la data del 26 novembre e riguarda la complessa vicenda dell’Istituto comprensivo Fiorentino. L’avvocato pone una serie di interrogativi. Primo fra tutti, la dichiarazione di agibilità degli edifici scolastici per l’anno 2018 cui fece seguito, nel mese di settembre dello stesso anno, quella di inagibilità che comportò alla chiusura dei plessi. Il secondo interrogativo riguarda una presunta discrasia tra le date della perizia richiesta alla Edil Test e l’incarico. Quanto ha speso e quanto spenderà il Comune per il fitto e i continui lavori al seminario Bertoni, dove gli studenti sono ospitati da oltre tre anni? A che punto è il progetto di demolizione e ricostruzione? Insomma, Provenza chiede chiarezza con atti e dati certi.
La seconda interrogazione, firmata anche dai consiglieri Giuseppe Cuozzo, Gaetano Marino, Domenico Zottoli, Luigi D’Acampora, Antonio Visconti e Azzurra Immediata, pone sotto i riflettori gli affidamenti diretti effettuati da Alba a ditte esterne. Sarebbero ben 13 gli affidamenti, tutti legalmente possibili senza gara pubblica, che la società in house del Comune avrebbe invece affidato a ditte, secondo i firmatari, “vicine” alla prima cittadina.
La terza questione sollevata è relativa ai beni confiscati alla criminalità. “Esiste un censimento? Le associazioni sono in grado di verificare quali siano i beni disponibili e in che condizioni si trovino? Coloro che hanno ricevuto le assegnazioni hanno portato a termine i progetti? Ed in caso contrario, perché non sono state fatte le debite revoche? Sono stati forniti rendiconti all’Amministrazione sullo stato di fatto dei lavori previsti dalle convenzioni? Il Comune ha svolto, dove previsto, la propria parte di attività? È possibile sanare beni confiscati che risultino abusivi per destinarli comunque ad attività sociali? A che punto sono, infine le varie procedure di assegnazione?”. Questo si legge testualmente nell’interrogazione protocollata dalla minoranza.

Nella foto: Giuseppe Provenza

23 dicembre 2021 – © riproduzione riservata

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