La discesa del sogno

[di Daniela Landi – psicologa]

Cosa rappresentano i nostri sogni? Trascorriamo un terzo della vita dormendo, immagini e storie possono spesso abitare il sonno. Dall’introduzione della psicoanalisi, con Freud e in seguito con tanti altri psicoterapeuti, il sogno ha assunto un ruolo importante per indagare il nostro inconscio, quella parte di noi attraversata da emozioni e desideri che spesso sono nascosti anche a noi stessi. Quando ci svegliamo con il ricordo di un sogno, potremmo essere incuriositi dal suo significato. Che vorrà dire? Mi ha portato un messaggio? Quale?
Per introdurre con un linguaggio simbolico quello che possono rappresentare i sogni, partiamo dal racconto di un mito: il rapimento di Persefone da parte di Ade. La leggenda racconta di una bellissima fanciulla, Persefone, figlia di Demetra, che un giorno, mentre passeggia nei prati, si ferma per raccogliere un fiore particolarmente bello, un narciso. In quell’attimo, la terra si apre e compare un carro trainato da neri cavalli guidato da Ade, che in un attimo la rapisce, portandola con sé negli inferi.
Esaminiamo il linguaggio simbolico di questa parte del mito: il sogno come il rapimento che segna il passaggio da una dimensione terrena a una che scende nel profondo, nell’inconscio. Persefone viene rapita mentre coglie un fiore di narciso. Il narciso può rappresentare la necessità di specchiarsi per potersi guardare e scoprire parti di sé di cui non si è consapevoli. La terra si spalanca e Ade conduce Persefone, come il sonno conduce il sognatore, giù, in un altro livello di coscienza, nel mondo delle ombre di cui si è inconsapevoli. Un sogno può rappresentare qualcosa di necessario. Per nostra natura abbiamo bisogno di restare su un piano conosciuto, non è facile accettare il movimento di discesa, ma, per scoprire noi stessi, occorre esplorare lo sconosciuto. Il rapimento di Ade rappresenta la necessità di separare la visione della superfice da quella del profondo.
Il mito prosegue con la madre di Persefone, Demetra, che riesce a farla liberare e Mercurio che si reca negli inferi per riportarla sulla terra, dopo che Persefone, però, ha mangiato alcuni chicchi di melograno. Al ritorno, Persefone non è più la stessa, mangiando i chicchi di melograno ha acquisito conoscenza e saggezza. Come lei, anche il sognatore, attraverso il sogno può cambiare la sua prospettiva. La presa di coscienza di aspetti inconsci può cambiare la visione di quello che sta sulla superfice.
Il sogno è il pensiero della notte, solo inabissandosi si può cogliere quello che nel quotidiano non si comprende.
Come interpretare un sogno? Come Mercurio porta Persefone in superfice, così noi possiamo riemergere dal sonno e, tornando sul piano della coscienza, utilizzare le immagini di cui abbiamo il ricordo per trovare collegamenti intimi e personali.
A quale domanda questo sogno risponde? Quali sono le emozioni che il sogno ci ha lasciato? A quali situazioni il sogno potrebbe collegarsi?…

Nella foto: Felice Casorati, Il sogno del melograno

15 gennaio 2022 – © riproduzione riservata

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