Servizi sociali, parte il nuovo Piano di zona

[di Stefania Battista]

Con una nota datata 18 gennaio, la Regione Campania prende atto della nascita ufficiale del nuovo Piano di zona con capofila Battipaglia, e chiede i documenti relativi al coordinatore, ai vari uffici e compiti, nonché stabilisce l’avvio della programmazione dalla seconda annualità del quarto Psr 2019-2021.
Proprio sulla base della nota regionale, il nuovo Piano di zona che prende il nome ufficiale di S4-1, consentirà di iniziare la programmazione degli interventi, partendo dalla terza annualità. Sarà allora possibile accedere ai fondi destinati ai piani di zona. Nel frattempo, ovviamente, i servizi cosiddetti essenziali, già organizzati e programmati dal vecchio ambito con capofila Pontecagnano, dovranno proseguire. Insomma un periodo di transizione nel quale si dovrebbe garantire la continuità dei servizi e, parallelamente, far avviare la nuova gestione e la nuova programmazione. Tutti i servizi cosiddetti “extra Fua”, cioè finanziati o finanziabili al di là del fondo unico destinato agli ambiti, potranno essere già programmati e avviati dal nuovo Piano di zona.
Sarebbe stato proprio l’imminente arrivo del decreto regionale, di cui l’assessore Francesca Giugliano era già a conoscenza dopo gli incontri tenuti in Regione nel mese di novembre, ad averla indotta ad astenersi nell’ultima votazione del vecchio piano di zona, durante la quale i comuni afferenti decisero i servizi in prosecuzione. «Era un’astensione che non inficiava la votazione, ma piuttosto un voler rimarcare la volontà politica di essere finalmente autonomi – ha spiegato l’assessore – Tanto che ora Pontecagnano dovrà mettere nero su bianco che Battipaglia, Bellizzi ed Olevano non fanno più parte di quell’ambito. In realtà secondo me già non ne facevano più parte quando si tenne la riunione, perciò non avremmo dovuto proprio votare in quella sede». Dal 1° marzo, quindi, toccherà direttamente al nuovo Piano di zona gestire – ad esempio – la specialistica nelle scuole. «Lo faremo comunque in continuità – spiega l’assessore – in modo da non creare disservizi. Alcuni compiti, per i quali il Pdz di Pontecagnano ha già impegnato fondi e avviato i servizi, saranno ancora gestiti da loro fino a tutto il 2023. Ma per gli altri subentriamo già dal 1° marzo e chiederemo il riparto dei fondi relativi. E, infatti, ci siamo candidati ad una serie di progetti che intendiamo avviare noi». La transizione potrebbe non essere indolore. Perché nel vecchio ambito era proprio Battipaglia a versare gli importi più cospicui, avendo più abitanti.
Soddisfatta dell’avvio del nuovo Piano di zona anche l’ex assessore Monica Giuliano, cui si deve il “distacco” da Pontecagnano. «Sono felice che ora si concretizzi quanto avevo avviato – ha commentato l’avvocato – Ho però due preoccupazioni. La prima riguarda il famoso voto “uno vale uno” che potrebbe mettere la nostra città in minoranza qualora Bellizzi e Olevano non gradissero qualche iniziativa. La seconda è la scelta della “convenzione” che penalizza il Piano di zona nell’assegnazione di fondi ulteriori. La stessa Regione ha chiarito che ritiene la creazione di aziende per la gestione dei Piani di zona un sistema migliore e più produttivo rispetto alla vecchia convenzione. Magari è solo questione di tempo e si arriverà a una soluzione diversa».

26 febbraio 2022 – © riproduzione riservata

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