Linea alta velocità, i sindaci alzano la voce
[di Romano Carabotta]
Il Sud avrà la sua linea ferroviaria ad alta velocità, che congiungerà Salerno a Reggio Calabria: a confermarlo è la conferenza stampa, tenutasi a Napoli lo scorso 2 marzo, che ha dato avvio al dibattito pubblico sul cosiddetto lotto 1A Battipaglia-Romagnano, il primo della nuova tratta. Alla presenza del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, della commissaria straordinaria per la realizzazione dell’opera Vera Fiorani, dei partner istituzionali e dei principali soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto, la conferenza stampa ha dato avvio al dibattito pubblico “per assicurare il confronto con i territori interessati e informare i cittadini e renderli partecipi degli interventi”, come si legge in una nota diffusa a margine dell’incontro.
Il confronto, promosso da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), seguirà il “procedimento accelerato”: ciò significa che potrà protrarsi per non più di quarantacinque giorni, trascorsi i quali sarà redatta una relazione conclusiva “per fornire al decisore tutti gli elementi utili che consentano di formulare il progetto definitivo”.
Il progetto, che si estenderà per un totale di 445 chilometri, si divide in sette lotti funzionali, di cui quattro riportati nel piano commerciale straordinario di RFI: Battipaglia-Praja a Mare (lotto 1), Praja a Mare-Tarsia (lotto 2), Tarsia-Montalto (lotto 3) e Montalto-Lamezia Terme (lotto 4), per un investimento totale di 22,8 miliardi di euro. Nota è anche la data di consegna dell’opera: essendo il progetto inserito fra gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dovrà necessariamente essere completato entro il 2026.
Dopo l’incontro a Palazzo Santa Lucia, c’è stata la Conferenza dei sindaci della Piana del Sele, del Tanagro, degli Alburni, del Cilento e del Vallo di Diano (alla quale erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Eboli Mario Conte, che ha convocato il tavolo, e la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese). Durante l’incontro i sindaci hanno espresso forti preoccupazioni per un tracciato ad alta velocità “che non solo impatterà fortemente sul territorio con abbattimenti di edifici preesistenti” ma “che oltre a stravolgere il territorio, non sembra, al momento, portarvi alcun beneficio nei collegamenti” poiché “oltre a non prevedere fermate, renderà l’attuale linea ferroviaria tirrenica e le stazioni già esistenti di serie B”. La volontà emersa durante l’incontro dei sindaci è, dunque, quella di istituire un tavolo permanente, al fine di proporre “una valida alternativa al tracciato Battipaglia-Praia, così come progettato da RFI”, in modo da riqualificare, le infrastrutture già esistenti nel rispetto delle vocazioni economiche del territorio, invece che dar vita ad una linea nuova che sembra apportare più danni che benefici.
12 marzo 2022 – © riproduzione riservata