Nucleare, si guarda alla luna e si dimentica il dito
[di Enrico Marotta]
Questo atteggiamento pro nucleare per tamponare l’emergenza approvvigionamento energetico mi spaventa. Mi verrebbe da dire: la spinta nuclearista guarda alla luna e dimentica il dito. A parte che gli italiani in ben due referendum hanno chiaramente detto “no” al nucleare. Aggiungo: la centrale nucleare non è un’osteria che fai in due mesi. Ci vogliono venti anni per realizzare una centrale nucleare e il Pnrr non ha nemmeno una riga alla voce nucleare. Non è una priorità Europea e l’Italia da sola non è in grado di realizzare concretamente un piano nucleare nazionale con fondi propri.
Dal punto di vista mediatico, sta per cominciare il piano populista di taluni esponenti politici che spacciano il nucleare come la soluzione immediata al problema energia. Giocano su istinti antichi che richiamano al passato lontano. Una vecchia mira pseudonazionalista spinta dai venti provenienti da anni bui del passato Novecento, che agli italiani piace tanto. La frase dominante di questo retroterra culturale autoritario e conservatore è: “Dobbiamo essere energeticamente autonomi a casa nostra”. Questa soluzione buttata in pasto all’italiano medio, affascina molto, attrae ma è assolutamente irrealizzabile nel breve e medio periodo, e ci porta indietro di settant’anni.
Un “passatismo” alla buona e a convenienza che frena il percorso delle politiche green, delle energie alternative, del risparmio energetico, della possibilità importante che può derivare dal solare.
E poi tutto il discorso dell’economia circolare? Occorre riflettere e capire. Fermarci a pensare. La transizione ecologica vuol dire altro, non certo il nucleare. È un po’ come mettere assieme capre e cavoli senza far capire molto di cosa stiamo parlando. Temo che questa spinta nuclearista sarà lo slogan dominante della campagna elettorale che accompagnerà le elezioni politiche del 2023. Per le forze green sarebbe doveroso, oltre che opportuno, segnare il punto di distinguo da questa vulgata nuclearista che dà soluzioni semplici a problemi energetici che richiedono maggiori approfondimenti e soluzioni differenti.
Per aspera ad astra. Siamo solo all’inizio dello scontro tra favorevoli e contrari al nucleare. Uno scontro che guarda a due visioni differenti del mondo e del futuro per il nostro Paese.
23 aprile 2022 – © riproduzione riservata