Piani di zona, pronti i fondi
[di Stefania Battista]
Risorse per chi ha più bisogno, interventi nel cuore dei servizi sociali. Così saranno utilizzati i soldi ottenuti dai tre Piani di zona, quelli con capofila Battipaglia, Eboli e Pontecagnano, finanziati dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). I tre ambiti territoriali, in rappresentanza dei venti comuni che ne fanno parte, sono riusciti ad ottenere finanziamenti per oltre 3 milioni di euro da destinare a progetti in ambito sociale. Progetti che ora dovranno essere resi esecutivi e che incideranno fortemente sul welfare del territorio a sud di Salerno. Trattandosi di fondi del Pnrr la realizzazione è vincolata anche nei tempi. Entro il 2026 i fondi vanno spesi e le azioni progettuali realizzate. Cosa cambierà per i cittadini dei venti comuni coinvolti e soprattutto per i residenti a Battipaglia?
Una delle azioni più importanti sarà il potenziamento dei servizi sociali offerti e la formazione degli operatori che spesso sono soggetti anche al cosiddetto burn out, cioè risentono personalmente, come se ne divenissero essi stessi vittime, dei disagi dei loro assistiti. Molte delle misure finanziate vanno incontro alle necessità della fascia sociale più colpita, quella che viene definita di povertà estrema. Per queste famiglie, infatti, si andrà dall’housing, cioè una residenza almeno provvisoria fino al reinserimento socio lavorativo, alle cosiddette “stazioni di posta”, cioè luoghi di primissima accoglienza e inclusione sociale orientati a offrire supporto a persone senza dimora in condizioni di estrema vulnerabilità e marginalità sociale.
Altro progetto di notevole importanza è quello relativo al supporto alle famiglie che, trovandosi in condizioni di disagio economico o sociale, rischiano di perdere l’affidamento dei figli. Vi sono poi progetti che riguardano il cosiddetto “Dopo di noi”, cioè la difficile condizione che si crea quando vengono a mancare i genitori di figli con disabilità e questi ultimi hanno compiuto la maggiore età. Finora, infatti, per queste persone la difficoltà di affrontare un percorso di vita autonoma dopo il compimento del 18esimo anno di età è enorme.
Il progetto in questione intende accompagnare le persone con disabilità, renderle autonome, aiutandole anche in un eventuale inserimento lavorativo, ove possibile.
Un altro intervento è finalizzato al potenziamento dell’assistenza domiciliare, con l’obiettivo di prevenire l’ospedalizzazione o accelerare le dimissioni dai nosocomi attraverso una assistenza specialistica e mirata. I progetti finanziati sono in totale sei e le azioni previste verranno realizzate sui territori dei tre ambiti. A beneficiarne, dunque, sarà un’amplissima platea di cittadini in condizioni di difficoltà.
Nella foto: la sindaca Francese con l’assessora ai servizi sociali Giugliano
21 maggio 2022 – © riproduzione riservata