Quel settembre del ’43

79 anni fa Battipaglia e i suoi abitanti si ritrovarono al centro di uno degli eventi più importanti della Seconda Guerra Mondiale: l’Operation Avalanche. La nostra città pagò un prezzo pesantissimo a causa della sua posizione strategica al centro delle principali vie di comunicazione, fu probabilmente la città più colpita dai bombardamenti, con 117 le vittime civili. Dal 2017 l’associazione culturale Mubat,con il sostegno dell’amministrazione comunale, promuove annualmente un ciclo di eventi per studiare e divulgare la storia di quei giorni di settembre del 1943. 

Sono previsti a Battipaglia diversi suggestivi appuntamenti, due dei quali indirizzati al largo pubblico: il concerto Radio Onda e la rievocazione dello sbarco delle truppe angloamericane. Il concerto, che si terrà giovedì 8 settembre, è la ricostruzione dei fatti storici mediante strumenti non strettamente convenzionali, quali la musica, la recitazione e i media digitali. Il racconto prenderà forma grazie a Massimiliano Gallo, notissimo attore teatrale e cinematografico; la musica diventerà protagonista grazie alla collaborazione con il Conservatorio Martucci di Salerno e in particolare Sandro Deidda, grande figura del Jazz italiano, con il Martucci Jazz Ensamble, e il maestro Ernesto Pulignano con il coro diretto da Alessandro Tino. Presenterà Carmen Picciariello e aprirà la serata il ballerino classico Robert Zoilo. Lo spettacolo, ideato e prodotto da Carlo Bruno e dal direttore artistico Guglielmo Francese sarà l’occasione per raccontare il ritorno del jazz in Italia, dopo l’ostracismo della censura fascista, grazie ai musicisti che allora militavano nel contingente americano, e la liberazione del campo di Ferramonti di Tarsia presso Cosenza. In quel campo erano rinchiusi oltre duemila tra oppositori politici, prigionieri greci e, soprattutto, gli ebrei stranieri che allo scoppio della guerra erano stati imprigionati in Italia dal regime fascista.
Il secondo evento, previsto per domenica 11 settembre, è la rievocazione dello sbarco. Esperti provenienti da tutta Italia si ritrovano sulla stessa spiaggia, in località Spineta, dove sbarcarono le truppe inglesi, per ricordare quella battaglia. Il momento più sentito sarà la white roses ceremony, il lancio di rose bianche a mare, in memoria dei caduti, davanti al murale dell’artista Alfonso Mangone, realizzato nello scorso anno per costruire il “luogo della memoria”. Sempre domenica 11, Battipaglia ospiterà la Fanfara dei Bersaglieri (ottavo reggimento, brigata Garibaldi) che si esibirà in concerto in piazza Aldo Moro. Nello stesso giorno, sarà percorso un itinerario nei luoghi teatro della battaglia, per raccontare il martirio di Battipaglia, definita dallo scrittore inglese Norman Lewis la “Guernica italiana”: dalla chiesa Santa Maria della Speranza al rifugio antiaereo in piazza Moro, fino al tabacchificio e alla spiaggia dello sbarco, dove al termine della manifestazione si terrà una degustazione legata al tema della guerra. Giovedì 8 settembre sarà anche presentato il secondo numero di Occupied Italy, rivista accademica promossa dal Centro 9 settembre, con il professor Giovanni Pietro Vitali dell’Université de Versailles e membro del comitato scientifico, e sarà presente la vice direttrice del Centro di Documentazione Ebraico Contemporaneo, Laura Brazzo

Nell’occasione sarà presentata anche la versione 2.0 della mostra sull’Ottava armata inglese in Italia (www.mubat.org).

Nella foto: la rievocazione dello sbarco, edizione 2020

3 settembre 2022 – © riproduzione riservata

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