Trasparenza dei bandi e subappalti di Alba, Mirra solleva dei dubbi
[di Stefania Battista]
È sui ritardi, ma anche sulle modalità di gestione degli appalti e degli affidamenti che si focalizza l’attenzione dell’opposizione. Maurizio Mirra, consigliere comunale di Civica Mente, attacca l’operato del governo Francese con la consueta puntigliosità.
«Siamo contenti che finalmente parta qualcosa. Per i Pics siamo fermi da quattro anni e si stava rischiando seriamente di perdere i finanziamenti. I lavori allo stadio Sant’Anna pure ci rendono felici. E che dire del mercato coperto? Le finestre di finanziamento del bando per la rigenerazione urbana le abbiamo suggerite noi e ci fa piacere che abbiano colto l’opportunità. Con il nuovo commissariato di P.S. il quartiere cambierà volto. Ben venga questa attesa accelerazione».
Ma l’esitazione nella voce prelude al dubbio. Qualche accelerazione non vi convince?
«Siamo preoccupati per il progetto concorso relativo alla De Amicis. A fare rilievi è stata l’Autorità Nazionale Anticorruzione, non un pinco pallino qualsiasi. Non sarebbe stato meglio annullare in autotutela e accogliere i rilievi dell’Anac? Si rischiano ricorsi post concorso e a quel punto si dovrà ricominciare tutto daccapo con ulteriore perdita di tempo».
Per il resto invece? Quali sarebbero i dubbi?
«Faccio l’esempio di piazza della Repubblica. Mica è normale che si faccia una gara per i lavori senza prevedere l’arredo urbano, e poi si incarichi la stessa ditta che ha avuto in affidamento i lavori di fornire anche l’arredo. Una procedura poco trasparente. E che dire dei continui subappalti di Alba? Abbiamo chiesto lumi, ma ci rispondono solo con atti che già conosciamo. È del tutto ovvio che fino a quando non si firma il nuovo contratto e si continua con le proroghe, Alba non avrà personale sufficiente. Ma è normale che il Comune affidi lavori ad Alba e questa li dia in subappalto? Sembra un modo per aggirare le norme. Infine, c’è da rilevare che alcune persone collegate a ditte che hanno avuto incarichi dal Comune, erano direttamente o indirettamente riconducibili a candidati delle liste di maggioranza. Non è proprio un metodo trasparente. Magari sarà una coincidenza».
Qualcuno potrebbe obiettare: voi dell’opposizione non siete mai contenti.
«Apprezziamo che finalmente qualcosa si muova, ma i ritardi sono clamorosi. Il nostro ruolo è spronare, non accontentarci e, soprattutto, controllare. E tentiamo anche di proporre, ma di solito bocciano le nostre proposte senza neppure esaminarle. Speriamo in un cambio di rotta».
Nella foto: Maurizio Mirra
17 settembre 2022 – © riproduzione riservata