Provenza, il critico

[di Stefania Battista]

Circondato dalle sue tele, un hobby che lo rasserena, Giuseppe Provenza, è sorridente. Ma il sorriso si tramuta presto in preoccupazione quando affrontiamo con lui la situazione politica cittadina.

«Vorrei che si capisse – premette – che i miei attacchi all’Amministrazione non sono frutto di una antipatia personale o di vecchi rancori. Le questioni personali le lascio da parte nel mio ruolo politico. Quello che mi preoccupa è la città. E da sette anni non vedo un cambio di passo. Si era parlato di continuità amministrativa per garantire risultati. Dove sono?».

Secondo la sindaca Francese molti progetti avviati stanno per andare in porto…
«E quali? A parte la demolizione della scuola Fiorentino, per il momento non vedo altro. Il bando per l’assunzione dei vigili urbani è stato annullato e poi rifatto: tanto per fare un esempio che è indice di incapacità amministrativa e politica. Il Puc è davanti al Tar e non sappiamo quale sarà l’esito. Senza voler sottolineare che la sindaca rifiuta il confronto sul Piano urbanistico anche con i suoi stessi consiglieri. A giorni saremo senza un segretario comunale: durante la sua assenza per un periodo era stato nominato come sostituto il comandante della Polizia Municipale che è pure indagato. Si è dimesso l’amministratore di Alba e solo ora la sindaca ha ammesso che forse occorre un compenso più alto per poter ottenere risposte al bando. Un altro bando è stato contestato pure dall’Anac…».

Ma secondo lei che si potrebbe fare?
«Se non si arroccassero sulle loro posizioni e si aprissero al contributo della minoranza che, dopotutto, vorrebbe solo essere propositiva, si potrebbe lavorare insieme per la città. Credo ci siano professionalità che potrebbero dare un aiuto, invece di richiamarsi, come faceva spesso un consigliere comunale, al famoso articolo quinto… Abbiamo fatto tante interrogazioni semplicemente per porre all’attenzione dell’Amministrazione problemi quotidiani dei cittadini. Ma la maggior parte delle volte non riceviamo risposta».

Forse è il modo di porre le questioni che fa irrigidire la maggioranza?
«Troviamo un muro di gomma. Qualche volta io mi esprimo con forza ed enfasi. Ma non è mai una questione personale. Tante volte affrontiamo i problemi in commissione e si decide una cosa che poi puntualmente in aula viene disattesa. Mi auguro si cambi atteggiamento perché la città di Battipaglia merita ascolto, attenzione e la soluzione ai problemi. Non uno sterile scontro».

Consigliere, quale sarà il suo futuro politico?
«Non lo nascondo. Sono da diversi mesi nel gruppo misto perché ritengo fondamentale sentirmi libero. E sto lavorando alla costruzione di una alternativa ispirata al centro destra per le prossime elezioni. Alle elezioni politiche ho sostenuto Fratelli d’Italia, ma non potrei mai entrare in questa maggioranza, sebbene vi siano due consiglieri che sono iscritti al partito, anche perché l’Amministrazione Francese non si può definire politicamente. Vedremo cosa farà la sindaca alle prossime elezioni regionali. Pare voglia candidarsi. Legittima aspirazione, ma con quale partito?».

Nella foto: Giuseppe Provenza

29 ottobre 2022 – © riproduzione riservata

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