La situazione è grave ma non è seria

[di Francesco Bonito]

Mi giovo del genio di Ennio Flaiano prendendo a prestito una sua celebre frase che descrive con felice sintesi la situazione politico-economica battipagliese. Il 2013 sarà un anno difficile per tutti, per l’Italia e per la nostra città: lo percepiamo ogni giorno, è inutile nasconderselo. Sarebbe utile reagire, mettere in campo il massimo sforzo e le migliori intelligenze per trovare le soluzioni adeguate al superamento delle sfide che ci aspettano. Occorrono  perciò lucidità e coraggio; le sfide, anche le più ardue, si possono vincere. Bisogna combattere la rassegnazione e il fatalismo e, soprattutto, evitare di nascondere le difficoltà all’opinione pubblica. Battipaglia vive una crisi senza precedenti: sono in estrema difficoltà le poche industrie, è in ginocchio il terziario, in particolar modo il commercio. Ci si aspetterebbe dalla nostra classe dirigente (lo scrivo senza ironia, lo giuro) un impegno straordinario, la creazione di un’unità di crisi nella quale i migliori cervelli disponibili siano chiamati a monitorare la situazione economica, individuare delle soluzioni e renderle operative. Non mi pare di intravedere nulla di simile: in ordine sparso… si negano le difficoltà finanziarie del Comune (anche se per la prima volta negli ultimi 25 anni sono stati pagati con ritardo gli stipendi ai dipendenti comunali!), si spendono allegramente soldi per acquisti e opere discutibili (l’elenco sarebbe lungo), si cambiano gli assessori – cioè chi dovrebbe indirizzare l’attività di governo e proporre delle soluzioni ai problemi – come fossero lavoratori interinali, si impongono cervellotiche decisioni a dispetto dell’opinione degli interessati (vedi l’istituzione a sorpresa della ZTL durante lo shopping natalizio contro la volontà dei commercianti), infine l’attività politica pare ridotta a sterile do ut des in vista delle competizioni elettorali dei prossimi mesi.

Così proprio non va! E sono sempre di più i cittadini consapevoli dell’inadeguatezza di questa amministrazione che sta perdendo inesorabilmente credibilità e consensi. Il 2013 è appena iniziato, c’è ancora tanto tempo per rimediare, per cambiare rotta e fare meglio, partendo dalla trasparenza dell’azione politica. Si potrebbe cominciare spiegando ai cittadini cosa vuol dire Piano di Riequilibrio Finanziario: magari con un bel manifesto o sul bollettino del Comune. Tutto sommato non costa niente, entrambi li pagano i Battipagliesi.

Ci ha lasciati il dottor Felice Crudele, un medico preparato e disponibile, protagonista per decenni della vita politica e sociale di Battipaglia, un Sindaco indimenticato. Lascia un vuoto incolmabile in quanti lo hanno conosciuto e stimato, nei tanti che ne hanno apprezzato negli anni le doti umane e professionali.

Uomini come Felice Crudele si fanno rimpiangere a lungo, ci ricordano una generazione di persone che ha speso la propria esistenza insegnando saldi valori morali alla famiglia e mettendosi al servizio della comunità. Una strada oggi sempre meno battuta, un modello a cui le generazioni successive dovrebbero, con umiltà, ispirarsi. Questo numero di Nero su Bianco è dedicato a lui.

10 gennaio 2013 – © Riproduzione riservata

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