Il nuovo cimitero senza requie

[di Stefania Battista]

Il nuovo bando di gara per il completamento del cimitero di Battipaglia è stato pubblicato dalla Centrale unica di committenza. La scadenza per presentare le offerte è prevista per il 13 gennaio 2023. La spesa prevista supera di poco un milione e settecentomila euro, tutto a carico dei cittadini concessionari – che già hanno versato oltre 2 milioni di euro prenotando le cappelle – escluse le opere di urbanizzazione finale come il manto dei vialetti, la raccolta delle acque meteoriche e l’ultimazione delle aiuole, che saranno a carico del Comune. La nuova gara si basa su un progetto per la costruzione di altre 32 cappelle di tipo A e 24 di tipo B che andranno a integrare quelle previste nel progetto iniziale. Tempi brevissimi, dunque, per chi volesse partecipare alla gara di evidenza pubblica. Dopo anni e anni di stasi l’Amministrazione comunale ha dato improvvisamente un colpo di acceleratore. Questo il futuro prossimo.

Resta più complessa la situazione del passato: ha suscitato qualche perplessità la decisione adottata in Giunta lo scorso 16 novembre. Alla base della delibera approvata, lunga 36 pagine, un’articolata descrizione degli avvenimenti che hanno reso la costruzione del nuovo cimitero battipagliese un vero e proprio calvario, sia per i cittadini che per il Comune. Fatto sta che, secondo il dirigente tecnico comunale, l’ingegnere Carmine Salerno, alla base di tutte le peripezie vi sarebbe stato un “drammatico errore”: già il costo iniziale per la costruzione della parte di camposanto finora realizzata sarebbe stato di gran lunga superiore a quanto preventivato. Di conseguenza la previsione, contenuta nelle clausole contrattuali, di una restituzione delle economie di gara – calcolate poi nel 35% rispetto all’aggiudicazione – sarebbe stata del tutto errata. Rispetto ai 9 milioni di euro versati dai concessionari, sarebbero stati già spesi più di 10 milioni. Nelle casse del Comune è però rimasto circa un milione di euro che la Giunta ha deciso di restituire in maniera perequativa tra gli aventi diritto. La relazione e i nuovi conti economici verranno inoltrati dall’ufficio legale del Comune anche agli avvocati e ai giudici dei procedimenti pendenti tra Comune e i cittadini. 

Le conseguenze delle stime errate degli uffici comunali certo non possono ricadere sui cittadini che hanno sottoscritto i contratti in buona fede. Analogamente, stupisce il parere apposto dal dirigente del settore finanziario, Giuseppe Ragone, in calce alla delibera di Giunta: “parere favorevole, dando atto che le risorse vincolate non assicurano, al momento, l’integrale copertura del rimborso contrattuale ai concessionari aventi diritto”.

16 dicembre 2022 – © riproduzione riservata

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