Ri-incontrarsi in terapia
[di Anna Lambiase, psicologa]
Nei tempi odierni, vivere la quotidianità all’interno di una coppia sembrerebbe essere una sfida. L’amore, uno dei più grandi misteri della nostra esistenza e specchio del nostro modo di stare nella società, sta subendo notevoli trasformazioni di natura culturale. Ruoli e funzioni nella coppia sono completamente cambiati, così come il voler stare assieme, il che non sempre comporta un maggior benessere. Anzi, molte sono le richieste di una terapia di coppia. Il che può essere letto solo come un segnale positivo perché il setting terapeutico diviene un vero e proprio luogo d’incontro e scambio emotivo intimo che, a causa di una quotidianità sempre più frenetica e ricca di richieste, si fatica a ritrovare a casa.
Ma quali sono i momenti del ciclo vitale che comportano delle vere e proprie crisi di coppia? Generalmente, i grandi cambiamenti evolutivi e di trasformazione nei sistemi familiari possono generare crisi ed allontanamenti. La nascita di un figlio, ad esempio, oltre ad essere un momento magico e di grande gioia, è anche un’occasione di crescita per entrambi i coniugi che, da partner, devono riconoscere sé stesso e l’altro nel ruolo genitoriale e fare spazio al re-inserimento delle famiglie di origine. Inoltre, la relazione da diadica diventa triadica, il che comporta un nuovo modo di stare nella relazione sia dal punto di vista pratico che emotivo.
Un altro momento delicato è quello coincidente con l’adolescenza dei figli. L’autonomia raggiunta e i loro progetti extra familiari, come l’esplorazione nelle relazioni con i pari, comporta un allontanamento dalla coppia genitoriale. Un allontanamento fisiologico che nei genitori viene vissuto con malinconia e in cui devono essere riscritti i compiti di sviluppo. In questa fase, ri-incontrarsi è un uno di quelli. Investire in nuove progettualità, allontanandosi dall’idea che la coppia non abbia più ragione d’essere allontanando la paura delle distanze emotive significherebbe guardarsi internamente e ritrovare un nuovo equilibrio, sostenendo ancor di più la crescita dei figli.
La terapia di coppia è sempre stata un trattamento terapeutico di eccellenza nei Paesi esteri e, da pochi anni, in Italia cominciamo a praticarla. L’efficacia risulta evidente anche nelle richieste di aiuto che vengono fatte per i figli che, spesso, nascondo un bisogno di incontro con il partner. Grazie a questi incontri, in cui i partner si ri-incontrano come coppia autentica e non solo nel ruolo di madre e padre, l’intero sistema familiare gode di un maggiore benessere, in quanto tensioni e paure vengono riconosciute e sviscerate, e ansie e angosce non rischiano di entrare in meccanismi proiettivi dannosi per la prole. Inoltre, la terapia di coppia può portare a una maggiore consapevolezza dei sentimenti provati nei confronti dell’altro, anche in vista di una possibile separazione.
*psicologa, psicoterapeuta familiare
25 febbraio 2023 – © riproduzione riservata