Il restauro della memoria
Per realizzare qualcosa che resti si deve partire da lontano. Questo lo hanno ben capito i componenti dell’associazione a.DNA quando hanno pensato il progetto SPES che ha voluto per tre giorni far tornare protagonista una piazza oggi dimenticata, ma che in passato è stata teatro di una stagione culturale irripetibile: piazza Risorgimento. Proprio lì, nei giorni intorno al 20 ottobre, sotto la direzione artistica di Mirko Pierri, sono accadute cose che resteranno.
Mentre l’artista Oniro realizzava una nuova opera proprio su una delle pareti di un palazzetto adiacente alla piazza, a fianco avveniva l’intervento di restauro conservativo dell’opera dipinta nel 1984 dall’artista tedesca Evelin Krumnau. Così, 39 anni dopo la realizzazione dei tre murales voluti dall’indimenticato Carmine Battipede per la prima edizione del “suo” Festival internazionale del teatro per ragazzi, oggi anche il murale firmato Krumnau ritorna all’antico splendore. Il restauro è stato effettuato dal nuovo gruppo di restauratori formatosi proprio per questa occasione, specializzato in interventi simili per opere di urban e street art: il Gruppo C.U.R.A.
«L’obiettivo è evidenziare l’importanza di queste opere murali presenti da circa 40 anni in questo luogo, per poterle proteggere, tramandare e farle diventare beni artistici ufficialmente tutelati – ha dichiarato Mirko Pierri – perché fortemente identitarie per la comunità battipagliese e simbolo di un’epoca storica, artistica e culturale, che proprio grazie a questi murales può essere raccontata».
Già nel 2019, l’associazione a.DNA aveva iniziato questo percorso con il primo intervento di restauro dell’opera realizzata, sempre nel 1984 in piazza Risorgimento, dall’artista Umberto Vota, intitolata L’Albero del Domani. A supportare l’intero progetto SPES è stata la Fondazione Cassa Rurale di Battipaglia.
Nella tre giorni di quest’anno sono successe tante altre belle cose: è stata inaugurata la nuova opera di Oniro, che fa chiri riferimenti alla cura dei semi del passato, per condividere nuovi frutti e nuove esperienze, per tramandare un senso positivo di appartenenza, difesa e conoscenza del proprio territorio. La sera del 20 è stato presentato il murale restaurato, attraverso performance di videomapping – ideato e realizzato da Benedetto e Nicolò Battipede – sulle facciate delle palazzine; e poi dj set, digital live painting e una esibizione di Poetry Slam.
A conclusione dell’evento, proprio Benedetto Battipede ha voluto ricordare ai presenti che: «Il progetto SPES, nasce anche dalla volontà di recuperare tutte quelle narrazioni che spesso sono dimenticate o andate perdute; attraverso la street art possiamo raccontarle anche a chi non è del luogo. Abbiamo in fase di progettazione una app che permetterà a passanti e avventori di fermarsi in città, ammirare le opere murali seguendo una mappa digitale e allo stesso tempo essere rimandato a visitare altri luoghi d’interesse oppure a fermarsi per un tour enogastronomico per vivere la città in modo meno superficiale. Battipaglia purtroppo non è una meta, ma è attraversata spesso soltanto di passaggio, potremmo cambiare questo tipo di fruizione».
4 novembre 2023 – © riproduzione riservata