Cosa c’è dietro l’angolo?

[di Carmine Landi]

Messo da parte il Pics, negli uffici comunali di Battipaglia il nuovo acronimo d’ordine è l’arcinoto Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Opere pubbliche “lampo” da ultimare tra il 2025 e il 2026: le milestone, però, sono più flessibili e sono già state oggetto di dilazioni ministeriali. L’inizio del 2024 ha segnato la serrata del plesso di via Serroni che ospitava i 455 alunni della scuola media Marconi, dirottati tra l’ex istituto Ferrari di via Adriatico (12 classi), il vicino ProfAgri (cinque classi) e la Calamandrei di via Ionio (altre cinque). Per mettere a nuovo le aule “temporanee”, il Comune ha speso circa di 190 mila euro che conta di recuperare dai sette milioni del Pnrr per demolire e ricostruire la nuova scuola Marconi. Procedure centralizzate: il ministero dell’Istruzione e Invitalia stipuleranno un accordo quadro per l’appalto di tutte le nuove scuole della Piana. Iter dal quale Battipaglia s’era affrancata solo per l’affidamento della progettazione esecutiva all’indomani della rinuncia da parte del raggruppamento temporaneo di professionisti che vinse il concorso d’idee ministeriale.

Nel frattempo sono partite le prime gare d’appalto gestite dal Comune. All’indomani d’una gara deserta, per esempio, sarà la Franzese Costruzioni di Battipaglia ad occuparsi sia della progettazione definitivo-esecutiva che della cantierizzazione (1,6 milioni di euro) delle passeggiate, dei giardini pubblici e degli spazi per la collettività che vedranno la luce nei quattro pezzi di litoranea lasciati liberi dalle lottizzazioni abusive. Nei prossimi giorni, invece, si definirà il vincitore tra i cinque candidati alla riconversione (tre milioni) dell’ex materassificio di via Catania (confiscato all’imprenditore Antonio Campione) nel Polo della carità da affidare ai parroci della città. Il mercato coperto al Sant’Anna (valore 3,6 milioni di euro) è appannaggio della Sopron Engineering di Napoli e dell’ingegnere Giovanni Ciravolo, mentre della piazza al posto dell’abbattuta scuola Fiorentino e delle villette comunali nella sottostazione ferroviaria (valore complessivo 2,1 milioni) s’occuperà la Cogea Impresit di Ogliastro Cilento; del PalaSchiavo (595mila euro) la Scoman di Battipaglia. Si faranno nuovi asili nido: a Sant’Anna (950 mila euro); all’Aversana (910 mila euro); al rione Stella. 

Più arduo il discorso per la biblioteca comunale, progettata da un ex assessore, l’ingegnere Massimiliano Casillo, e dall’architetto Franco Gioia nei locali (pure quelli confiscati a Campione) di via Gramsci: sono state indette due gare (la prima aperta, la seconda a invito) da 318 mila euro, entrambe deserte, con ogni probabilità per l’alta specializzazione richiesta nella realizzazione delle sofisticate inferriate all’ingresso. Le altre due opere progettate dal tandem Casillo-Gioia (che per 73 mila euro hanno disegnato la biblioteca e i centri antiviolenza di via Moncharmont e via Emilia) non sono ancora oggetto di gara.

Facebooktwittermail