Indecisi a tutto

[di Francesco Bonito]

Manca più di un anno alle prossime elezioni amministrative ma molti sono già in piena campagna elettorale e questo non è certo un bene. L’azione politica pare regolata da due forze contrarie: inerzia e iperattività. Inerzia dell’azione amministrativa, iperattività dei nascenti comitati elettorali: sentiamo molto parlare di liste (civiche soprattutto) e di potenziali candidati sindaco, mentre registriamo un rallentamento dell’azione di governo. Si discute di nuove e vecchie alleanze, di altre sostituzioni in giunta (restano ancora dodici mensilità per qualche assessore in extremis), di consiglieri che sono quasi all’opposizione o quasi in maggioranza, di un bilancio  consuntivo che deve essere approvato e che potrebbe essere l’ultimo metrò per quelli abili a negoziare il proprio voto. Non così febbrile appare l’azione amministrativa che rallenta in vista dello striscione dell’ultimo chilometro. I motivi? Principalmente due: i politici navigati concentrano gli sforzi sulle manovre in vista della prossima campagna elettorale e, soprattutto, preferiscono evitare gli atti che potrebbero alienare simpatie e rimandare alcune decisioni fino alla vigilia del voto. Si sa, chi ha bisogno o chi attende da tempo una risposta dal Comune è più disponibile a “dare una mano”, a partecipare attivamente ad una campagna elettorale. E allora, perché affrettarsi?

“Perché affrettarsi?” ho risposto a un caro amico, padre di un giovane e promettente tennista, che mi chiedeva come mai i nuovi campi da tennis del Centro sociale di Battipaglia, sebbene ultimati da mesi, non venissero riconsegnati alla città, con la conseguenza che decine di adolescenti battipagliesi hanno smesso di giocare a tennis o sono costretti a frequentare i circoli della vicina Eboli. Ancora un po’ di pazienza, le elezioni si avvicinano.

L’in-decisionismo che ha colpito l’amministrazione coinvolge anche altri campi, economicamente non rilevanti ma non per questo meno importanti per la nostra comunità. Un esempio? L’intitolazione dei luoghi-simbolo di Battipaglia: la Sala del Consiglio comunale, il Palasport del Rione Schiavo e la Villa comunale di via Belvedere. Nero su Bianco da tempo suggerisce e sostiene delle scelte: Ferdinando Giannattasio per il Palasport e Carmine Battipede per la Villa comunale, candidature eccellenti e condivise da migliaia di cittadini (per Battipede è un plebiscito con migliaia di consensi sui social network).
È chiaro che non si pretende che vengano accolte le nostre proposte, ma si reclama una scelta, ponderata, condivisa, all’altezza dei valori che questa comunità ha saputo, in passato come spero in futuro, esprimere. È un modo per far del bene alla città, per riconoscere il merito, per indicare degli esempi. Fatelo, non serve aspettare le prossime elezioni, non costa nulla, ma vale molto.

9 maggio 2013 – © Riproduzione riservata

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