Belvedere Serroni solo andata

[di Carmine Landi]

Torna alla mente un vecchio road movie, pensando alla pista ciclabile di Belvedere. In primis perché il “micro-tour” è lungo appena 850 metri (ci vogliono tre minuti per percorrerla tutta) e poi perché è rigorosamente escluso il ritorno. Una pista di sola andata: da Belvedere al rione Serroni, e non viceversa. 

In compenso sono stati previsti ex novo interventi che non erano nel progetto iniziale, tant’è che all’Ufficio tecnico comunale hanno licenziato una perizia di variante suppletiva che ha fatto lievitare i costi della “pistina”. 

Insomma, se gli operai della Corvino di Carinaro s’erano fatti avanti proponendo un ribasso del 35,8 per cento rispetto all’iniziale base d’asta (e così, da poco più di 137 mila, l’esborso era calato a quota 95 mila euro), il quantum ora è di 140.262 euro, ai quali ne vanno aggiunti poco meno di 10 mila per altri lavori in economia “extra-appalto” (2.000 per gli oneri di discarica, 8.153 per spese tecniche, 1.518 per la gara e quasi 16.000 per l’Iva). Ci sono pure 4.268 euro d’incentivo tecnico riservato ai dipendenti comunali: quasi il doppio del “premio” di 2.155 inizialmente previsto. La spesa totale è di 181.133,63 euro, ammontare esatto del finanziamento ottenuto nel 2020 dal ministero delle Infrastrutture: a Palazzo di città hanno deciso di spenderlo fino all’ultimo centesimo. Gli interventi extra riguardano lo sviluppo del tracciato che ora avrà origine dal parcheggio del PalaPuglisi, le modalità di colorazione, l’imprimitura sui discussi pergolati di copertura, che saranno infittiti (con buona pace dei rampicanti progettati), il prolungamento della corsia lungo l’intera via Vicinanza, la realizzazione di un’isola di canalizzazione, altri “tetti” in legno in via Moncharmont, cestini per i rifiuti, cordoli in gomma e marker catarifrangenti. Non la corsia per ritornare da Serroni a Belvedere.

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