Un’occasione da prendere al volo
[di Stefania Battista]
Era il luglio del 2010 quando il Consiglio comunale di Battipaglia votò il recesso dal Consorzio di gestione dell’Aeroporto. Una decisione presa perché fino a quel momento la gestione era stata fallimentare. La prospettiva di riuscire ad allungare la pista e far sì che i voli di linea potessero decollare e atterrare dallo scalo sito al confine tra Pontecagnano, Montecorvino Pugliano e Bellizzi era ancora remota. Anzi. Pareva si dovesse rinunciare al sogno di un aeroporto in provincia di Salerno. Come si era rinunciato all’Interporto che proprio a Battipaglia doveva sorgere.
Tra alterne vicende l’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi per molti anni è rimasto solo un sogno, tanto da far convincere i politici battipagliesi di aver preso la decisione giusta. Eppure… era il 2022 quando, passata la gestione dello scalo alla Gesac, Andrea Guglielmi, componente della Direzione Sviluppo e Manutenzione Infrastrutture, nel corso di un incontro tecnico sullo stato dei lavori di adeguamento proprio alla presenza dei vertici di Gesac spa, annunciò l’apertura dell’aeroporto per il 2024.
I lavori, superati gli intoppi burocratici e politici, erano infatti iniziati con una tabella di marcia “in parallelo” che vedeva da una parte il prolungamento della pista a duemila metri, e dall’altra la procedura per ottenere la certificazione necessaria all’aeroporto per far decollare i primi voli. E da quel momento la strada, o se vogliamo, la pista, è stata in discesa.
Ma al Comune di Battipaglia la questione, nonostante “voci di dentro” avessero suggerito di rivedere la decisione e rientrare nel Consorzio, non è stata ancora affrontata. Per tornare sui propri passi occorre una delibera di Consiglio comunale che stabilisca l’acquisizione di quote.
Un’occasione perduta? Si potrebbe fare ancora in tempo? Oppure per ottenere i vantaggi che uno scalo affacciato sulla Piana del Sele e sul Cilento può portare all’economia locale e al turismo in particolare basta essere nei pressi dell’aeroporto?
Chi ha investito nell’occasione che si presentava e ha puntato molto sull’aeroporto è stato il Comune di Bellizzi il cui sindaco ha ottenuto addirittura che l’ingresso fosse sul proprio territorio, investendo, d’altro canto, risorse nella viabilità. Sulla viabilità di supporto ha investito anche la Provincia che ha deliberato e finanziato pochi giorni fa il prolungamento della ormai famosa Aversana, la strada provinciale 417, attualmente in alcuni tratti troppo stretta per una strada a scorrimento veloce e che comunque si ferma a Eboli. Ora giungerà, con un investimento complessivo di 58,4 milioni di euro, fino a Capaccio Paestum. Dalla tangenziale di Salerno si potrà giungere direttamente all’aeroporto evitando il centro di Pontecagnano; e dallo scalo, grazie all’Aversana, fino a Capaccio Paestum, senza percorrere più la statale 18.
Sul fronte dei collegamenti, però, manca all’appello ancora una strada ferrata adeguata ai nuovi bisogni. L’altro prolungamento necessario e di cui si parla da tempo senza mai avviarne la realizzazione è la metropolitana leggera che, proprio come l’Aversana, uscendo da Salerno dovrebbe giungere alle porte del Cilento. In questo caso attraversando con fermate ad hoc i comuni lungo il percorso. Intanto, in attesa del primo volo previsto per l’11 luglio, le compagnie Easyjet e Volotea offrono già 9 destinazioni in partenza da Salerno (4 nazionali: Malpensa, Cagliari, Catania, Verona; e 5 internazionali: Nantes, London Gatwick, Ginevra, Basilea e Berlino), e Ryanair ha annunciato voli diretti per Bergamo e Torino. A Battipaglia si muovono i primi timidi passi: è partita la richiesta alla Regione di poter ampliare le licenze per i taxi che dovranno condurre all’aeroporto. Una richiesta alla quale non è giunta ancora risposta anche perché in lizza c’è, ancora una volta, pure Bellizzi e gli altri comuni confinanti con lo scalo.
Nelle foto: Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, l’interno del terminal;
la pista dell’aeroporto di Salerno
23 marzo 2024 – © riproduzione riservata