Ambulanti, concessioni valide fino a fine 2025

[di Carmine Landi]

Due a zero. Se si trattasse d’una partita di calcio, sarebbe questo il rotondo risultato finale dell’eterna disputa tra i titolari dei posteggi fuori mercato e l’amministrazione comunale di Battipaglia. Due come le sentenze emesse dalle toghe della Seconda sezione salernitana (presidente il giudice Nicola Durante, estensore Olindo Di Popolo), che nel giro d’appena cinque giorni hanno accolto le doglianze di Francesco Siani, arcinoto proprietario del truck “Svalvolato on the road”. I ricorsi li ha proposti lui, ma degli effetti beneficerà l’intera categoria. Con il primo verdetto i magistrati hanno passato un colpo di spugna sul diniego municipale all’istanza di proroga avanzata dal commerciante, con il secondo hanno addirittura cassato il controverso bando per il rilascio delle autorizzazioni a tempo, con la famigerata deadline fissata al 31 dicembre 2024. «È innegabile – le parole dei giudici – che il provvedimento integri gli estremi propri della concessione in uso dell’area pubblica». Una pietra tombale sulle ragioni dell’amministrazione comunale. 

A Palazzo di città, infatti, ritenevano che le licenze accordate agli ambulanti per esercitare l’attività di vendita nei posteggi isolati, in quanto autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico, fossero ben altra cosa rispetto alle concessioni. Convinzione erronea: non cambia assolutamente nulla tra le due tipologie di provvedimenti. Cambia tutto per gli ambulanti, però, perché i titolari delle concessioni possono beneficiare a pieno titolo dei vantaggi arrecati dal sesto comma dell’articolo 11 della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022. Tradotto dal “burocratese”, gli effetti delle precarie concessioni (o autorizzazioni, poco cambia) possono essere prorogati fino al 31 dicembre del 2025. E qualcuno dei commercianti, all’indomani delle sentenze, ne ha già beneficiato. Una sentenza che potrebbe far sentire il proprio peso pure nelle aule penali del Tribunale: all’alba del processo penale sul posteggio fuori mercato della discordia (la persona offesa è proprio Siani), poi soppresso, in via Belvedere, alcuni dei municipali imputati si difesero disquisendo proprio della dicotomia tra autorizzazioni e concessioni. Insussistente per i giudici del Tar.

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