Orma letale

[di Ernesto Giacomino]

Possiamo stare tranquilli, quindi: a Battipaglia è partita la lotta al crimine. Cioè no: magari il bisticcio, ecco qua. O almeno lo spintone, uno “statt’accort’” di avvertimento. Una guardata storta, va’. Però bella lunga.

Era lei, alla fine, la causa occulta di tutti i mali nostrani. Di associazioni a delinquere, spaccio, scippi, furti, guapperie, evasori multimilionari, politici inadeguati, incendi dolosi. Tutto ciò, insomma, a causa sua: una prostituta. Con l’aggravante d’essere pure albanese.

Che si sa che sono d’un pericoloso, quelle là. Appaiono moge moge, magari madri di figli in stato di necessità, o accampando scuse incredibili tipo che l’alternativa è lavorare dodici ore al giorno per trent’euro e senza contributi, e tu pigli e gli credi. E quando meno te l’aspetti, zacchete, si trasformano. Diventano tutto: camorriste, terroriste, narcotrafficanti, eretiche, aliene, Goku, Banda Bassotti. Bombe nucleari, minacce alla sicurezza nazionale: tanto da dover sguinzagliare, ogni volta, intere task force per catturarle. Che non è facile stanarle, eh: hanno rifugi inviolabili e segretissimi, e pare che abbiano sviluppato anche eccezionali doti di mimetismo. Tipo Predator, per capirci. E però, nel nostro caso, senza uno Schwarzenegger a proteggerci.

Questa qua, ad esempio, se ne stava acquattata dalle parti di Torretta Tusciano, e chi sa che stava progettando. Apparentemente era ferma a bordo strada ad attendere clienti, ma è chiaro che covava ben altro. Dovessimo ritenere innocua qualunque persona passeggia nei pressi di una strada, voglio dire, staremmo freschi.

Dev’essere accaduto, quindi, che qualche cittadino particolarmente ligio al dovere (ché noi, di quelli, ne abbiamo così tanti da ingolfarci le galassie) sia passato casualmente di là, abbia visto la scena losca e – non avendo a portata di mano il numero diretto della Casa Bianca – abbia prontamente allertato le autorità locali. E quel punto, poco da farci: è occorso intervenire.

Dei dettagli dell’operazione si sa ancora poco, ma paiono potersi escludere a priori incidenti e feriti giacché, come si apprende da fonti accreditate, la sospettata si è arresa subito. Quel che è certo è che la notizia è balzata di diritto sulle prime pagine della cronaca locale: “Blitz antiprostituzione”, hanno scritto ovunque, magari togliendo spazio a eventi ben più tragici succedutisi in questi giorni. Che è vero, per carità, che la prostituzione non è reato (lo sono solo lo sfruttamento, il favoreggiamento e l’induzione, quindi un blitz “anti” una cosa lecita è un paradosso semantico), ma l’essere giovane, piacente e – soprattutto – albanese, sicuramente sì. Tant’è che la nostra efferata delinquente non solo è stata multata (per un’infrazione a scelta tra tacchi alti, paillettes non autorizzate e sospetta ossigenazione di capelli), ma è addirittura stata deferita alla questura di Salerno con proposta di misura di prevenzione. Poi, va be’, ci sarebbe il video del ritorno delle volanti tra gli applausi dei cittadini ma non si può scriverne il link per questioni di privacy.

Totale, quindi: un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per la legalità. E ok: ci sarebbe ancora da sistemare qualche cosuccia, ma il più è fatto. Almeno stanotte, insomma, si dorme sereni.

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