Comunali: Michele Gioia si fa avanti

[di Stefania Battista]

Sarà Michele Gioia il futuro candidato sindaco di Fratelli d’Italia. E potrebbe esserlo dell’intera coalizione di centro destra. Prematuro dare per certo che si riuscirà a creare un’intesa tra i diversi partiti, ma questa volta il lavoro per giungere a una candidatura unica è iniziato ben prima dell’approssimarsi della scadenza elettorale. Intanto si attende la “prova” delle Europee, dove ciascun partito giocherà sui propri nomi per misurare la tenuta della base e il suo eventuale allargamento. 

Di mezzo dovrebbero esserci le elezioni regionali. Sempre che al voto “comunale” non si giunga prima. Una candidatura non calata dall’alto e costruita con largo anticipo: queste le intenzioni di Michele Gioia e dei suoi sostenitori. Intanto, l’ex assessore battipagliese è impegnato a scalare le cariche all’interno del suo partito, ottenendo sempre più credito a livello nazionale e tessendo quei legami con Roma che negli ultimi anni alla città sono mancati.

«Abbiamo visto negli ultimi anni cosa abbia prodotto il cosiddetto “civismo” a Battipaglia – afferma con convinzione Gioia – dico da tempo che bisogna tornare alla politica. Una città di 50 mila abitanti deve avere referenti e interlocutori a tutti i livelli, di qualsiasi partito siano, e non può isolarsi. Parte del lavoro che sto facendo da circa un anno e mezzo è proprio questo. Ricostruire i legami con il governo centrale. Un esempio ne è la questione della Prysmian Fos che ha ottenuto l’attenzione del ministro Urso che sta lavorando alle trattative con un privato che potrebbe acquistarla, dopo che il Governo ha inserito la tutela della fibra ottica italiana nel Decreto Mille Proroghe».

Michele Gioia, 48 anni, svolge la duplice attività di agente di commercio e piccolo imprenditore, ha avuto una breve esperienza amministrativa locale proprio con la prima amministrazione Francese. È stato infatti assessore alle politiche sociali, per poi dimettersi dopo circa un anno di attività. 

«Un’esperienza che mi ha insegnato molto e mi ha confermato che per governare una città non solo la politica è necessaria e non basta il civismo, ma è fondamentale avere una visione di città: uno sguardo teso al futuro, un progetto. Condivisibile o meno ma concreto e realizzabile».

E qual è il progetto di Michele Gioia per Battipaglia? 

«Portare la città verso il mare. Battipaglia deve espandersi verso la costa fino all’Aversana. Due sono le ricchezze su cui puntare e che nessuno può toglierci: agricoltura e turismo. Quindi il mare e la collina dove, intorno al Tusciano e sulla Castelluccia, si deve creare un vero e proprio polo attrattivo. Riqualificare tutto il percorso intorno al fiume e poi, nel centro città, invece di pensare ancora a pompe di benzina che da anni non è più ammissibile costruire in città, far nascere un polo della ristorazione e della movida con un mercato quotidiano moderno. Penso alle comprese come polo di attrazione. Non più vecchie case ma locali caratteristici». 

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