Donna Aurora Galdi   

Nel giovanissimo comune di Battipaglia, intorno al 1930, la stazione ferroviaria e lo snodo stradale erano tra la campagna ed il fiume Tusciano il cuore di un agglomerato che cresceva rapidamente. Capostazione in quell’epoca era Adolfo Galdi che con la moglie Lorenza aveva formato una bella e numerosa famiglia. Nel dare alla luce l’ultima bimba, Lorenza muore e la prole viene affidata alle cure della primogenita Aurora che, coniugando un profondo senso di famiglia e l’amore per lo studio, si iscrive all’Università degli Studi “Federico II” di Napoli presso la quale, discutendo l’esame finale il 21 novembre 1938, consegue la laurea in materie letterarie. 

Aurora Galdi, prima donna laureata della Piana del Sele, negli anni che precedono il Secondo conflitto mondiale comincia la sua attività educativa e didattica, forgiata allo spirito di sacrificio e agli ideali della famiglia, della religione e del dovere sociale. A Battipaglia Aurora Galdi incontra Italo Rocco e con lui avvia un sodalizio familiare che ha inizio col matrimonio nella Basilica di Pompei celebrato il 13 giugno 1942. Si stabiliscono nel palazzo De Luna di via Mazzini, dove si ha il primo fiocco rosa con l’arrivo di Maria Paola. Sopravvengono con il secondo conflitto mondiale giorni difficili con una serie di pesanti bombardamenti che finiscono per fare della nostra Battipaglia un cumulo di macerie. I giovani sposi Aurora ed Italo non si perdono di animo e si trasferiscono in un’abitazione del palazzo Turco, in via Roma, con la neonata. In un clima surreale di distruzione, l’abitazione di via Roma diventa un presidio di educazione ed istruzione, essendo gli edifici scolastici della scuola elementare e dell’avviamento professionale andati distrutti. La più spaziosa delle stanze della casa di Aurora viene destinata ad una vera e propria aula con banchi, una lavagna ed i gessetti con il cassino; da mattina a sera si succedevano i turni di lezione che partivano dalle scuole primarie fino a quelle superiori. Sulla porta di casa non vi era l’indicazione di coloro che abitavano ma una frase di Edmondo De Amicis: “Una casa senza libri è una casa senza dignità”.  

Aurora Galdi non venne mai meno ai doveri di moglie attenta e generosa, di madre premurosa e saggia; intere generazioni di alunni frequentarono la casa di donna Aurora per essere imbevuti di gocce di sapere ed istruzione. Non appena cominciò a riorganizzarsi la scuola pubblica, Aurora Galdi fu antesignana dell’affermazione del ruolo femminile, insegnando presso l’Istituto agrario ed il liceo “Enrico Perito” di Eboli, con sacrifici inenarrabili dovendo raggiungere la sede scolastica con mezzi di fortuna e lunghi tratti di strada a piedi. Chiude la sua carriera di docente presso la scuola media “Guglielmo Marconi” di Battipaglia, ma resta sino all’ultimo sospiro nel 2008 maestra di vita per un nugolo di nipoti. Schiva di cerimonie parlava con lo sguardo e con il cuore. Il suo volto sereno resta nei cuori di tantissimi battipagliesi che la ricordano con struggente commozione.

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