Battipagliese, notizia eccellente!

[di Nino Iesu]

Finalmente Battipaglia festeggia l’Eccellenza. Le zebrette, infatti, sono tornate nel massimo campionato regionale prelevando il titolo sportivo del Giffoni Sei Casali. Un grande passo in avanti per la società zebrata figlio di un lavoro lungo e certosino dell’avvocato Jury Calabrese che, per una volta, ha svestito la tuta da allenatore e ha rimesso il doppio petto dell’avvocato sportivo per sbrogliare l’intricata matassa burocratica. La tenacia di patron Massimiliano Corrado ha fatto il resto. La stretta di mano con Nicola Cardillo, ex presidente del Giffoni Sei Casali e attuale numero uno della Paganese, è valsa più di una firma digitale o di una pec. Ciliegina sulla torta è il ritorno, anche a livello federale, del nome Battipagliese. Tra una carta e l’altra, però, la società bianconera non è rimasta con le mani in mano, anzi, ha cominciato a pianificare e costruire la squadra del futuro. Non un’impresa facile perché quello di Eccellenza è un campionato ricco d’insidie. Si è partiti da una solida conferma: quella di Jury Calabrese sulla panchina bianconera. Con merito “mister Jury”, così come viene affettuosamente chiamato da tutti, si è guadagnato la riconferma sul campo con il terzo posto della passata stagione, ventidue risultati utili consecutivi e un gioco a tratti spumeggiante, con una rosa, nei numeri e nel budget, nettamente inferiore alle altre presenti nel girone. Inossidabili, al suo fianco, Nello Adesso nel ruolo di vice, e Leandro Saracco in quello di preparatore atletico. 

Serviva poi una figura di raccordo tra la società e la squadra e soprattutto una persona che potesse condurre il mercato seguendo le indicazioni del tecnico. La figura prescelta è quella di Piero Di Candia, giovane direttore sportivo di categoria, reduce da due esaltanti stagioni al Buccino. Calabrese e Di Candia hanno cominciato a mettere mano alla squadra partendo dalle riconferme. Imprescindibile quella di Olmos che, dopo una straordinaria annata in Promozione, continuerà a vestire la maglia numero 5 anche in Eccellenza, mettendo in mostra tutte le sue immense doti di costruttore di gioco e di finalizzatore. A mantenere salde le porte dello spogliatoio e a compattare il gruppo già esistente ci sarà l’esperienza di Zoppino, del capitano Mancino, del combattente Discepolo e del battipagliese Santese. Non sono escluse altre riconferme. 

Ha lasciato, per motivi personali, il portiere Viscido; Di Candia ha buttato l’occhio su Trapani (90 presenza in serie D con le maglie di Crema, Formia, Casertana e Lavello). Per puntellare la difesa riecco a distanza di undici anni Luca Magliano che andò via da under per tornare “uomo” dopo l’esperienza con Casertana, Bisceglie, Matera, Anzio, Formia e Calpazio. 

A centrocampo arriverà un calciatore dai piedi buoni di categoria superiore, mentre in attacco si cercano due prime punte di peso e un esterno “frizzantino” che possa saltare l’uomo. Far uscire qualche nome è impresa ardua. La società si è chiusa a riccio, ben conscia del fatto che una fuga in avanti può pregiudicare l’acquisto di questo o quel giocatore. Ma un indizio ho provato a coglierlo: uno dei due attaccanti di peso, di cui sopra, ama la maglia della Battipagliese più di ogni altra cosa e a Carnevale ha sempre una maschera che gli copre il volto. Chissà…

Altro argomento spinoso è sempre la questione campo. Dove giocherà la Battipagliese? La società ha ricevuto rassicurazioni dall’amministrazione comunale sull’agibilità dello stadio Pastena fino a 2500 posti. Nel caso ciò non avverrà, le zebrette rimarranno allo stadio Provenza di Macchia di Montecorvino Rovella, dove i lavori per l’istallazione della pista d’atletica si concluderanno il 31 luglio, e solo dal giorno dopo potrà iniziare l’iter burocratico per l’omologazione della tribuna a 800 posti. I tempi sono strettissimi ma c’è ottimismo per risolvere tutto entro l’inizio della stagione calcistica 2024/25.

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