L’arbusto delle streghe: l’amamelide
[di Simona Otranto – erborista]
L’amamelide, nome scientifico Hamamelis virginiana L., è un piccolo arbusto che cresce a cespuglio, può arrivare a 4-5 metri di altezza e ricorda, nel suo aspetto generale, la pianta del nocciolo. Appartiene alla famiglia delle Hamamelidaceae, è originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti e del Canada, prevalentemente diffusa in Virginia, viene coltivata ampiamente per i suoi utilizzi cosmetici e medicinali in tutta Europa. Facilmente intuibile la derivazione del nome popolare “nocciolo delle streghe”: i suoi rami erano impiegati per la realizzazione di scope, nonché utilizzati dai primi coloni d’America come strumento rabdomantico, alla stregua del ramo di nocciolo.
L’amamelide è anche una pianta ornamentale: viene spesso inserita nei giardini per la bellezza della sua fioritura autunnale. I fiori, di colore giallo, si sviluppano direttamente dai rami e dal tronco.
Le parti ad interesse medicinale sono le foglie. Venivano utilizzate già dai nativi d’America per le loro proprietà lenitive, astringenti, antinfiammatorie. L’amamelide è ricca di tannini, flobafene, acido gallico, olio essenziale, fitosteroli, amamelina, saponine. Protegge le pareti vasali.Utilizzata, dunque, per le varici, per le emorroidi, per la salute dell’apparato circolatorio. Ha azione decongestionante ed è la base per la preparazione di innumerevoli prodotti cosmetici.
I colliri con acqua distillata di amamelide sono molto efficaci conto bruciori, rossori, irritazioni, gonfiori degli occhi. Compresse di garza imbibite di infuso di amamelide e applicate sulla zona perioculare sono attive contro le antiestetiche borese e occhiaie. I collutori favoriscono il mantenimento di gengive sane grazie all’azione antinfiammatoria e cicatrizzante. Le pomate per le emorroidi hanno attività astringente mentre i tonici e le creme cosmetiche per il viso attenuano visibilmente i rossori e tutte le problematiche dovute alla presenza di couperose. I bagni, e soprattutto i pediluvi, rinfrescano la pella e danno immediata sensazione di leggerezza. Anche i detergenti intimi che presentano nella composizione estratti di amamelide sono particolarmente utili nella detersione delicata e quotidiana di tutta la famiglia.
L’acqua distillata, poi, viene impiegata in lozioni leggermente alcoliche, tonici e balsami dopobarba allo scopo di rinfrescare la pelle, prevenire e attenuare arrossamenti. Ancora, la tintura può essere frizionata sul cuoio capelluto per eliminare la forfora grassa e, insieme alla camomilla, costituisce un’ottima base per gli sciampi ad effetto lucidante e schiarente dei capelli biondi.
4 settembre 2024 – © riproduzione riservata