Peace and War
[di Fabio Michele Ventriglia – 10 anni]
Tanto tempo fa approdò sulla Terra, a bordo di una piccola navicella, un alieno il cui nome era Peace. Aveva dei capelli neri che somigliavano ai raggi del sole, due grandi occhi pieni di gioia e un sorriso che contagiava tutti. La sua missione era quella di restituire un po’ di pace a questa Terra tanto martoriata. In questo periodo la terra era governata da War, il cui unico scopo era quello di distruggere tutto attraverso guerre e combattimenti, mettendo gli uomini gli uni contro gli altri.
Peace pensava ininterrottamente a come poteva fare per risolvere questa situazione e soprattutto come far capire a tutti che la guerra è la cosa più inutile e brutta che possa esistere: distruggere in un attimo tutto ciò che gli uomini hanno costruito in una vita: palazzi, monumenti sogni, ricordi e soprattutto vite umane.
Finalmente gli venne un’idea; chiamò War per una scusa e gli diede appuntamento nel grande deserto. Sembra davvero un incontro tra guerra e pace. Peace pieno di gioia e War arrabbiato con il mondo intero. Peace voleva farlo ragionare e cominciò a chiedergli il motivo di questo suo atteggiamento ma War non gli diede nessuna possibilità, anzi cominciò ad affrontarlo a combattere. Peace si difese fino alla fine, fino a quando riuscì a bloccarlo e fargli vedere, attraverso la macchina del futuro, a cosa l’avrebbe portato questo suo modo di governare.
La visione era agghiacciante: morti sparsi sulla terra senza nessuna distinzione di età e sesso, terre bruciate e strade con palazzi distrutti. Bambini che piangevano in cerca dei loro genitori e pianti di persone che avevano perso i loro cari. La grande e bellissima Terra non era diventata che un’immensa distesa di sterpaglia e resti di ogni genere. Nessuna forma di vita più, nemmeno quel bellissimo fiume che irrigava i campi e donava loro la vita.
War rimase sconcertato, non immaginava che questo suo atteggiamento avrebbe provocato questo disastro. Era deciso a rimediare e così si lasciò aiutare da Peace. Questi lo sosteneva ogni giorno e ogni volta che doveva compiere un’azione gli mostrava le due facce, quella buona e quella cattiva, in modo che lui da solo poteva rendersene conto e scegliere la soluzione giusta. Così facendo, col passar del tempo, War imparò a comportarsi in modo corretto mettendo in pratica gli insegnamenti ricevuti. La Terra diventò di nuovo un luogo sereno, senza guerre e combattimenti perché anche gli uomini avevano acquisito il nuovo modo di comportarsi e soprattutto Peace e War impararono a convivere insieme e a rispettarsi a vicenda.
Questa storia vuole insegnare che è importante riconoscere i propri errori in modo da poterli correggere soprattutto quando si ha la responsabilità di governare un Paese. Fare la guerra per dimostrare la propria potenza serve solo a far soffrire tante persone innocenti.
12 ottobre 2024 – © riproduzione riservata