La valeriana e i disturbi del sonno
[di Simona Otranto – erborista]
Non si dorme più. È un dato di fatto. Oltre il 40% della popolazione mondiale presenta disturbi del sonno. I ritmi della vita sempre più frenetici, lo stress, problemi d’ansia, depressione, la cattiva alimentazione, l’assunzione di farmaci, i telefoni cellulari, l’età, i turni; tutti fattori che influiscono sulla qualità e la durata del sonno. Sono sempre maggiori le richieste di rimedi naturali per favorire l’addormentamento ed evitare i sempre più frequenti risvegli notturni che hanno conseguenze inevitabili sull’attenzione e sull’umore durante l’arco della giornata. I farmaci più utilizzati sono oggi le benzodiazepine e gli ipnotici non benzodiazepinici. Le prime hanno sostituito i barbiturici perché più sicure e meglio tollerate ma rimangono ancora diversi effetti collaterali, tra i quali: assuefazione e dipendenza, letargia, diminuite capacità fisiche e mnemoniche.
Tali effetti indesiderati che non sono, invece, associati all’uso delle piante ad azione sedativa. La loro efficacia è dimostrata da studi scientifici ed evidenze cliniche consolidate: in questo articolo ci concentriamo sulla Valeriana Officinalis L.
La valeriana officinale, specie della famiglia delle Valerianacee, è una pianta perenne con un rizoma sotterraneo ovoidale di colore giallo-bruno che, all’interno, può essere pieno o scavato in una o più lacune. Il rizoma altro non è, per capirci, che un fusto sotterraneo simile a una radice. Entrambe, rizoma e radice, costituisco la parte attiva della pianta che cresce un po’ ovunque in Italia nei luoghi umidi, nei boschi, nei prati dalle regioni montane, al mare, e viene raccolta in autunno o in primavera da piante di almeno due anni.
Conosciuta e utilizzata per le proprietà sedative già dai Greci e dai Romani ha una peculiarità: fresca è inodore, mentre secca assume quel tipico e forte aroma che ben conosciamo. Contiene: olio essenziale, costituito prevalentemente da acido valerianico, glutammina, GABA, acidi organici, valepotriati, derivati caffeici, fitosteroli, tannini. La valeriana ha proprietà sedative del sistema nervoso, antispasmodiche, antinevralgiche. È indicata nello stress mentale e nei disturbi del sonno.È tra le piante più note nella medicina popolare e tradizionale come tranquillante naturale per indurre un sonno ristoratore, attenuare nevralgie, emicranie, e dolori intestinali di lieve entità. L’efficacia è variabile in base alla qualità della preparazione. Infatti, molti estratti in commercio risultano inefficaci. “Non funziona!”, ci sentiamo spesso riferire da persone che ne hanno fatto uso. A volte, le operazioni di manipolazione, di trattamento ed estrazione possono compromettere la presenza dei principi attivi nel prodotto finale. Questo è il motivo per cui è consigliabile preferire il decotto o la tintura madre agli estratti in capsule. Infine, c’è da sottolineare che la valeriana è una pianta efficace nel tempo, ossia dopo alcuni giorni dall’assunzione. Il suo effetto sedativo non è immediato e risulta maggiormente efficace in associazione ad altre piante, quali il luppolo e la melissa.
26 ottobre 2024 – © riproduzione riservata