La Battipagliese vince e conserva il primato
[di Nino Iesu]
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C’è un frame, un’immagine che andrebbe scolpita con fermezza nella mente di tutti. Siamo a metà del primo tempo della gara contro il Salernum Baronissi, andata in scena domenica 9 febbraio, al “Provenza” di Macchia. La gara è bloccata, gli ospiti si confermano squadra tignosa e la Battipagliese non riesce a esprimere al meglio le sue potenzialità. Quel ragazzo con la numero undici sulle spalle e con la fascia di capitano al braccio, allora, suona la carica e rincorre per trenta metri un avversario fino alla propria metà campo, in scivolata gli toglie il pallone e fa ripartire i suoi compagni. Agita le braccia, urla in direzione dei suoi ragazzi: è la sveglia che ci voleva.
La Battipagliese, poi, vincerà tre a zero con una doppietta, l’ennesima, del giocatore con la numero undici sulle spalle… quel ragazzo di Battipaglia, Francesco “Ciccio” Ripa. È quella corsa all’indietro per aiutare i compagni che esprime tutta l’abnegazione di un giovanotto di quasi 40 anni che a inizio stagione ha fatto una promessa a se stesso, alla società e alla piazza. Vuole vincere. Vuole provarci con tutte le sue forze. Diciannove centri in campionato più due in coppa Italia fanno ventuno in totale con dieci gare ancora da disputare da qui al termine. Dieci partite, dieci finali con la Battipagliese che ha il proprio destino nelle sue mani. Gli addetti ai lavori, i “conoscitori di calcio dilettantistico” e la maggior parte dei battipagliesi non ci credono e vedono quel punticino di vantaggio, su Heraclea e Castel San Giorgio, troppo poco per sognare il grande salto. Sta a Ripa, Trapani, Formicola, Magliano e tutti i calciatori bianconeri smentire ogni previsione negativa, a cominciare da sabato quando a Montemiletto si disputerà l’ennesima “battaglia” contro la compagine irpina a caccia disperata di punti salvezza. L’Heraclea, con molta probabilità, farà bottino pieno da qui alla fine del campionato trovando qualche insidia solo a Buccino (tra due domeniche) e a Baronissi, le altre gare sembrano già avere un destino scritto. Per carità, il pallone è rotondo, le partite cominciano sempre da zero a zero, la giornata storta può capitare a chiunque però… le possibilità dei pugliesi di fare “filotto” sono molto alte.
E allora quel punticino di vantaggio va custodito, protetto con tutte le forze possibili e immaginabili. Alle spalle di questa squadra c’è una società, una fetta di piazza e una tifoseria che crede in un sogno.
Nella foto: Francesco Ripa dal dischetto (foto P. Scolpini)
14 febbraio 2025 – © riproduzione riservata
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