La Sada Bike, bella e possibile | di Anna Maria Piliero
Un giovane ingegnere battipagliese ha inventato una rivoluzionaria bicicletta senza raggi e che, una volta ripiegata, è trasportabile come un ombrello. Un esempio di innovazione e creatività che dimostra che quando il talento è unito alla determinazione nessun traguardo è impossibile
Ha 30 anni Gianluca Sada, nato e cresciuto a Battipaglia, alle sue spalle ha già esperienze e conoscenze, che hanno dato corpo ad una idea brillante e realmente innovativa nata dalla sua fantasia e dalla volontà di ferro di un brillante laureato del Politecnico di Torino, premiato più volte per la sua tesi: il progetto della Sada Bike. Un ragazzo battipagliese che resta modesto e con i piedi piantati a terra, che nel 2010 ha ricevuto il riconoscimento dal Ministero della Gioventù, quale uno tra i 200 talenti di tutto il Paese.
«Credo che il futuro debba essere libertà di movimento, eco-sostenibile e, soprattutto, deve poter esistere nel mio paese e nel mio territorio. Quando decisi di creare un prototipo della mia bicicletta scomponibile ho sempre immaginato dovesse essere parte stessa della persona che la desiderava per migliorare le sue giornate e così l’ho pensata tanto facile da trasportare da diventare piccola come un ombrello. A Battipaglia ho cercato e trovato nei ragazzi della Techno Design il giusto equilibrio tra praticità (la mia bici può essere trasportata in uno zaino monospalla) e bellezza.»
Pratica ed accattivante, un po’ retrò, tanto bella che oggi la Sada Bike ha moltissimi corteggiatori in tutto il mondo, ed è entrata tra i progetti sostenuti dall’I3P, incubatore del Politecnico di Torino che ha permesso a Sada di trasformare la sua tesi di laurea in una startup.
«L’arrivo della Sada Bike sul mercato è ritardato dal fatto che attualmente sto cercando di tenere testa alle tante appetibili proposte che vengono dai finanziatori e partner industriali esteri. Vorrei che fosse un prodotto dall’anima e dal cuore made in Italy; un duro lavoro a causa della situazione finanziaria che spesso blocca nella i possibili partner industriali e finanziari del nostro Paese. Ma io credo che non sia impossibile produrla in Italia e la mia fiducia è forte perché la tradizione, l’innovazione e la sostenibilità ambientale, sono la chiave per far uscire il nostro territorio da questa impasse storica».
Nel frattempo la bicicletta del futuro ha fatto bella mostra di sè in molte occasioni, ricevendo numerosi riconoscimenti e premi, non ultimo allo SMAU 2014 di Torino. Nel frattempo, oltre le numerose occasioni di riconoscerlo in tv e sulla carta stampata di tutto il mondo, il 25 ottobre Gianluca Sada sarà ospite all’evento TEDx di Bologna che intende presentare e “Diffondere Idee di Valore” nel nostro Paese ed al mondo. Un modo per far incontrare pensatori creativi e innovativi, affinché il potere delle idee possa cambiare le abitudini, la vita delle persone, ed infine il mondo stesso.
La Sada Bike (consiglio la visita del sito www.sadabike.it da cui sono tratte le due foto, ndr) ha già tantissimi fan: è il caso, questo, in cui un’innovazione è realmente geniale perché prima ancora di essere sul mercato è già un desiderio per molti.
10 luglio 2014 – © riproduzione riservata