Co-Battipaglia: due giorni da incorniciare

Catena_UmanaQualche giorno fa sono state diffuse in rete alcune fotografie, accompagnate da un messaggio, molto interessanti. Napoli, in piazza san Domenico un uomo rovescia a terra il contenitore del vetro, facendo cadere il contenuto in strada e dileguandosi rapidamente. Poco dopo, una donna rialza il contenitore e inizia a collocare le bottiglie al loro posto. Pochi minuti e una piccola folla collabora alla pulizia, che rapidamente viene terminata. Solo pochi giorni prima, in rete sono state diffuse altre fotografie e qualche video. Battipaglia, 22 giugno, una lunga catena umana si dispone lungo via Italia, dal Palazzo comunale, passando per via Mazzini e piazza Amendola, fino all’ex scuola De Amicis. Uno a uno, i partecipanti si passano di mano in mano i libri della libreria comunale. Oltre tredici anni di chiusura dell’ex scuola vengono cancellati e Battipaglia riacquisisce un pezzo della propria identità.
Ma le operazioni di Co-Battipaglia erano iniziate già nei giorni precedenti. Il Comune aveva provveduto a riaprire alcuni varchi a mare e, nell’area dell’ex lottizzazione “Torre”, le ruspe avevano abbattuto degli abusi edilizi perpetrati negli anni. Nei prossimi giorni l’area dovrebbe essere affidata alla Protezione civile, lì i volontari del locale nucleo condurranno le proprie esercitazioni in acqua. Dopo una passeggiata fra le masserie sparse sul territorio, è stata la volta della passeggiata in bicicletta: dal quartiere Belvedere (in via Armellini è nato un nuovo giardino pubblico) fino a via Catania, sede del materassificio Rispoli, confiscato alla criminalità organizzata. Qui si è tenuta la cerimonia di consegna dell’edificio ai sacerdoti battipagliesi. Secondo quello che è stato spiegato dagli stessi parroci, qui nascerà il “Polo della carità”, dove le persone bisognose potranno ricevere assistenza. La biciclettata, dopo essere passata dagli orti sociali che stanno nascendo nel quartiere Taverna delle Rose, si è infine conclusa presso l’ex Tabacchificio Farina. Al termine, anche l’anticipazione dell’inaugurazione del “Caffè 21 marzo”, anche questo bene confiscato alla criminalità organizzata. Il giorno seguente, le attività sono riprese con una passeggiata fra le cave cittadine. Gruppi di cittadini sono stati accompagnati sulle colline battipagliesi, dove anni di attività estrattiva hanno compromesso il paesaggio. Poi la lunga catena umana che, come un cordone ombelicale, ha portato la linfa vitale di una scuola, la cultura, entro le sue mura. A chiudere le attività, il “Festival della Legalità”, che ha richiamato molte persone al centro di Battipaglia.
Napoli, l’uomo che aveva rovesciato le bottiglie torna sul luogo del misfatto, ma vista la piccola folla gira i tacchi e si dilegua. La civiltà spaventa gli incivili. Battipaglia, due giorni di attività vengono racchiuse nella polemica su una pista ciclabile, disegnata per dare il segnale che, con poco, è possibile cambiare le abitudini di una comunità. La collaborazione spaventa i non collaboranti.

3 luglio 2015 – © Riproduzione riservata
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