Etica si mette in ascolto
Ha fatto tappa anche ad Aversana il percorso di ascolto di Etica per il Buon Governo, che intende rimettere i cittadini al centro della politica e dell’azione dell’amministrazione comunale. Un progetto, mirato ad abbattere la netta separazione e contrapposizione tra amministrazione comunale e cittadinanza, partito già nel 2009 e ripreso nel quartiere Belvedere lo scorso 29 giugno.
«L’obiettivo che il Movimento si pone attraverso queste assemblee – spiega il segretario, Gianluca Di Giovanni – è quello di poter costruire una rete di dialogo con la cittadinanza per poter attuare i cambiamenti necessari nella macchina comunale e nel governo del territorio e rilanciare Battipaglia, dal punto di vista economico, sociale e culturale, per migliorare le condizioni di vita di tutti i suoi cittadini. Le persone vogliono essere di nuovo al centro della politica, perché ritengono le prossime elezioni come l’ultima possibilità per Battipaglia, e quindi vogliono essere attori del cambiamento.»
L’appello a dialogare è rivolto non solo ai singoli cittadini, ma anche ai partiti, ai sindacati, alle associazioni presenti in città, alle parrocchie e a tutti i soggetti del territorio per verificare le possibilità di collaborazione e realizzare un programma partecipato e un’azione sinergica per un concreto cambiamento. «La svolta per Battipaglia è possibile solo se si uniscono tutti i soggetti e tutte le forze che credono e che vogliono realmente il cambiamento. Etica, con la sua trasversalità, si propone come punto d’incontro tra tutti quegli ideali essenziali per operare questa ripresa, facendo propri pochi e radicati principi essenziali per un buon governo, come la serietà e l’onestà di fare politica e amministrare nell’interesse della comunità senza particolarismi e interessi personali.» Non a caso l’idea di iniziare questo tour dei quartieri partendo dalle zone periferiche di Battipaglia: «I battipagliesi sono tutti cittadini di serie A, hanno tutti gli stessi diritti sia che abitino al centro, sia che abitino nei quartieri periferici. E Battipaglia riparte se ripartono tutti i suoi quartieri e se è unita e compatta, senza esclusioni o preferenze, di territorio, di categoria o altro. Partire da Aversana e Belvedere significa proprio questo.»
Gli incontri, che proseguiranno nei vari rioni cittadini, finalizzati alla stesura di un programma partecipato, accoglieranno le idee e i progetti di tutti quelli che auspicano un cambiamento nell’organizzazione e nella vita di questa città. «Abbiamo avuto modo in queste assemblee di notare come i tanti battipagliesi – ha concluso Di Giovanni – ormai sfiduciati dai risvolti negativi dell’ultima gestione comunale, vedano in queste iniziative un punto di ripartenza concreto, in cui la passione, l’impegno, l’ascolto e l’attaccamento a Battipaglia possano essere garanzie per questo cambiamento.»