Battipaglia: un’estate nera
Ogni anno, a Battipaglia, per dipingere il quadro della bella stagione vengono utilizzate decine di gradazioni di colori. Ci sono il giallo e l’arancione del sole, il blu e l’azzurro del mare e del cielo, l’ocra della sabbia, il bianco delle stelle notturne, il verde degli alberi che crescono.
Ma ci sono anche il grigio della mestizia e il rosso del sangue. Due colori che, se mescolati sulle pagine dei giornali, creano il triste nero della cronaca.
Morti, feriti, esplosioni, aggressioni, incidenti, rapine, lavoro nero: un’impressionante sequenza di episodi drammatici che, nell’avvicendarsi delle stagioni, san Pio porterà via con sé il prossimo 23 settembre, quando prenderà il là un autunno in cui si spera d’assistere alla caduta delle foglie e di null’altro.
Strade killer
Almeno quattro a settimana. È la sciagurata media degli incidenti stradali che, entro i confini di Battipaglia. In gran parte dei casi, sono quelle strade provinciali che circondano l’area costiera cittadina a far da palcoscenico a terribili sinistri. Incidenti che, talora, costringono giovani e meno giovani ad abbandonare per sempre la terra, quel suolo su cui s’erano sdraiati in seguito ai fatali impatti. Vie della morte in prossimità di quel mare che, come per beffarda ironia della sorte, è simbolo di vita.
È il 16 luglio. Sulla SP 312, a Santa Lucia, a bordo di una Daewoo Matiz ci sono quattro giovani, ebolitani e campagnesi d’età compresa tra i 17 e i 19 anni, che si dirigono in spiaggia per godersi una giornata di mare. Eppure il conducente, il 19enne Michele Siani, azzarda un sorpasso e finisce contro un autocarro. L’ebolitano lotterà tra la vita e la morte per due settimane. Morirà il 5 agosto, preceduto da Federica Vitale, 17enne che era nell’abitacolo con lui e con Martina C. e Francesco D. C.: gli ultimi due versano ancora in gravi condizioni.
E il 28 luglio, oltre a quello di Federica, smette di battere anche il cuore di un giovane motociclista, il 19enne capaccese Saverio Cuomo, che sempre a Battipaglia, sempre dalle parti del mare – SP 417 – , va a scontrarsi contro un autocarro. Muore sul colpo.
Assassino anche l’asfalto al confine con Eboli, perché è proprio tra i due comuni che domenica 2 agosto viene investito un altro motociclista, il 44enne salernitano Alfredo Polverino. L’uomo finisce in ospedale a Eboli, e il 5 agosto muore.
Vedi Battipaglia e poi muori
Il silenzio notturno della periferia. L’oscurità del litorale. Poi le urla di terrore. E le fiamme. È il 3 agosto. Sono le prime ore d’un lunedì di mezza estate. All’improvviso, in località Lido Lago, una palazzina di tre piani, che si trova proprio in prossimità dell’Hotel Club Sabbiadoro, si trasforma in una torcia di cemento. Tutta colpa d’una bombola, che alimentava la cucina di un appartamento del secondo piano: una fuga di gpl e una violentissima esplosione. All’interno dell’appartamento c’è Mariagrazia Renis, 36enne di Rudiano, nel Bresciano, in compagnia del padre, il 61enne Achille, e del figlio, il 17enne Alex C.
Di lì a pochi giorni sarebbero dovuti andare a Catanzaro, nella terra d’origine del marito della donna, che per ora è rimasto a Brescia. Finiranno a Napoli, al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli. Qui, nel weekend tra l’8 e il 9, moriranno Achille e Mariagrazia. Il giovane Alex, invece, lotta ancora tra la vita e la morte.
Turbe giovanili
L’ospitalità che costa un occhio della testa. È la mattina del 18 agosto. Mohamed Amine Lagrari, 18enne marocchino residente a Battipaglia, ha dormito a casa di un povero 23enne, Alfonso Pastore. Dieci giorni prima, il maghrebino era evaso dal Penitenziario Minorile di Airola, nel Beneventano, in cui era recluso.
Al risveglio, Alfonso s’accorge della sparizione di qualche spicciolo. Chiede lumi a Mohamed che, di tutta risposta, impugna un cacciavite di medie dimensioni e lo scaglia nell’occhio del 23enne, che finisce immediatamente in ospedale a Nocera Inferiore.
E Mohamed, nel frattempo, gli sottrae anche l’autovettura. Ne ha bisogno per fuggire. Nel pomeriggio, tuttavia, è Vincenzo Cardiello, maresciallo dei carabinieri della stazione di Altavilla Silentina, a scovare il fuggitivo. I militari dell’Arma della compagnia di Battipaglia, al comando del maggiore Giuseppe Costa, catturano immediatamente il giovane.
Pubblica insicurezza
Lagrari era già noto alle forze dell’ordine per aver effettuato delle rapine all’interno di qualche supermercato battipagliese. E lo sanno bene al Qui Discount, e al Pick-Up: le due attività commerciali, infatti, sono state prese di mira rispettivamente venerdì 31 luglio e venerdì 7 agosto. I black friday delle rapine, in cui alcuni giovani col passamontagna impugnano una pistola e prendono con sé gli incassi. I poliziotti, agli ordini del vice questore aggiunto Antonio Maione, riescono a catturare i rapinatori in poche ore. Pare, tuttavia, che uno dei complici della rapina al Qui Discount sia ancora a piede libero.
E lo stesso discorso vale per gli “uomini in tuta bianca” che hanno svaligiato la gioielleria Viola, a via Mazzini. È accaduto all’alba del 21 luglio: i malviventi avrebbero sottratto gioielli per un valore complessivo di oltre centomila euro, per poi fuggir via a bordo d’un suv. Si cerca ancora di dare un volto, inoltre, a chi il 24 giugno rapinò la tabaccheria De Crescenzo, e ai due uomini che, sempre il 21 luglio, hanno sottratto 700 euro al distributore di benzina De Sarlo. Gli uomini di Costa, inoltre, stanno indagando sulla molotov che nella notte tra sabato 29 e domenica 30 agosto è stata scagliata contro la saracinesca d’una parruccheria di via Olevano.