Iorio: “Battipaglia ha tutta la vita davanti”

Il viceprefetto Gerlando Iorio, presente all’inaugurazione della mostra, incoraggia i battipagliesi, li invita alla collaborazione per voltare pagina e contribuire alla ripresa economica e culturale della comunità. Ma ammonisce: “Bisogna acquisire la consapevolezza di ciò che è accaduto”

DSC05335Dott. Iorio, qual è il suo giudizio  sulla mostra che ha appena visto?
«Una forte emozione, una di quelle cose che toccano la sensibilità, in un luogo come la scuola che già di per sé si presta al ricordo. La mostra evoca perfettamente pensieri positivi, nella speranza di stimolare impegni e responsabilità futuri».

Le foto mostrano una Battipaglia laboriosa e produttiva, al contrario di quanto sembra essere oggi. C’è qualcosa che vorrebbe dire alla cittadinanza sfiduciata per convincerla che Battipaglia può e potrà ancora essere un polo così centrale?
«Per tornare grandi occorre ritrovare lo spirito di collaborazione, non si fa mai niente da soli. Questa città è riuscita a svilupparsi grazie alla collaborazione della sua classe lavoratrice, abile nel porre obiettivi chiari e condivisi. Bisogna vincere il provincialismo che limita ancora questa città, perché Battipaglia ha tutto quello che può servire per svilupparsi ancora ed è un peccato che non si colgano appieno le tante opportunità a causa di varie problematiche, tra cui un basso senso di appartenenza che spesso circola tra i cittadini».

La mostra rientra in una serie di iniziative volte a migliorare la nostra città. Cosa si potrebbe ancora fare, nel piccolo, per continuare questo processo di rinascita?
«Innanzitutto bisogna capire che c’è la possibilità di fare, bisogna espandere i propri confini e puntare a nuovi orizzonti, senza escludere nessuno o privandosi di questi momenti culturali. Ci vuole meno burocrazia, meno ostacoli, per dare a tutti l’opportunità di esprimersi liberamente».

Amarcord2-01Magari sarebbe utile, da parte di chi si propone come possibile nuova figura di guida, una maggiore vicinanza alla cittadinanza sfiduciata dopo un periodo non particolarmente roseo…
«La città è ancora frastornata a causa dei tanti stravolgimenti avvenuti in così poco tempo. Questi però non devono frenare la crescita, bisogna anzi sfruttare saggiamente ciò che le vicende ultime ci hanno insegnato. Sono convinto che Battipaglia abbia bisogno di un momento di riflessione per comprendere e non ripetere alcuni errori del passato. Bisogna acquisire la consapevolezza di ciò che è accaduto e fare un’analisi attenta sulle cause che hanno portato Battipaglia a vivere questa brutta pagina della sua storia. Solo così, chi vorrà, potrà presentarsi ai cittadini senza scheletri nell’armadio riuscendo a riconquistare la loro fiducia».

Un’ultima domanda a nome dei giovani battipagliesi: come convincerci che la Battipaglia laboriosa delle vecchie foto non è solo un ricordo e che possiamo far qualcosa per la città?
«Battipaglia è ancora una città giovane e proprio per questo può trasformarsi in continuazione. La positività e la bellezza di una volta possono tornare proprio perché la città ha ancora tanto da dare, si può ancora plasmare questo tessuto. Battipaglia ha ancora “tutta la vita davanti” per crescere».
I giovani sono il cuore pulsante della società e il loro aiuto è fondamentale. Non si deve mai, però, perdere la speranza: bisogna credere che tutto possa, finalmente, svoltare verso un più luminoso e felice futuro.

Foto di Francesco Petrone
18 settembre 2015 – © Riproduzione riservata
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