A sinistra e a destra si cambia?
Cos’hanno in comune Partito democratico e Forza Italia? Forse niente, se non che entrambi i partiti, nelle ultime settimane, si sono dati un gran da fare per le prossime amministrative. E mentre nel partito che fu, fra gli altri, dell’ex sindaco Santomauro c’è chi prova a scrollarsi di dosso la polvere, in Forza Italia si riprende il discorso proprio laddove era stato interrotto.
«Con la festa dell’Unità abbiamo capito che comincia a farsi strada anche a Battipaglia un’idea concreta di rinnovamento della politica e delle istituzioni locali». Parte da qui, da queste poche parole espresse dal segretario Davide Bruno la riscossa del Partito democratico di Battipaglia. Dopo la festa dell’Unità che ha messo in mostra luci e ombre del partito, Bruno ha provato a scuotere i suoi. Ma non è l’unico. Mentre l’onorevole Simone Valiante ha scritto una lettera aperta al segretario Nicola Landolfi, affinché questi valuti la poltrona di sindaco di Battipaglia, anche altri scendono campo. È il caso di Raffaele Femiano, ex dirigente nazionale, che a oggi non ricopre cariche elettive. «Il Partito Democratico, da anni, è la sola forza politica organizzata a Battipaglia: difficoltà e soddisfazioni, in una parola grande impegno esplicatosi nella non condivisione di un modo di fare politica adottato da taluni durante l’amministrazione Santomauro e, attualmente, per “scrollarsi di dosso” il pesante marchio della stessa attraverso un partito nuovo, rinnovato nei volti e nelle idee». È in questo contesto, secondo Femiano, che nascono le associazioni fondate da Nicola Vitolo e Pierino Ciotti, entrambi tesserati del Pd e sostenitori del nuovo corso. Allo stesso modo, Femiano guarda con sospetto ad altre forze politiche, sorte negli ultimi tempi: «Questa premessa è d’obbligo dato atto che, come sempre, quando siamo a ridosso delle elezione amministrative, nascono come funghi, associazioni, liste civiche, che vanno ad aggiungersi ad altre coalizioni di ex amministratori che, con disinvoltura ostentano la loro candidatura trascurando pure le eventuali restrizioni che potrebbero materializzarsi in seguito al Commissariamento per infiltrazioni camorristiche del comune di Battipaglia».
Sul fronte opposto, Forza Italia tenta di ritrovare la strada maestra. In primis con la nomina dell’ex consigliere d’opposizione Giuseppe Provenza a segretario cittadino di Forza Italia. Il responsabile dell’area sud di Fi, Domenico Di Giorgio, d’accordo con l’ex coordinatore Raffaele Francese (che passa a dirigere la campagna elettorale) ha deciso di affidare al giovane avvocato battipagliese la guida del partito. «Occorre un serio e concreto programma di rilancio della politica amministrativa cittadina – ha scritto Di Giorgio – per far ciò è necessaria una svolta epocale, a partire dall’individuazione del candidato sindaco, che deve essere impersonato da una figura di rottura con il passato». La nomina di Provenza ha comportato una riflessione anche sulle alleanze che, in un primo momento, erano state supposte a destra. Fra tutte le forze in campo proprio Forza Italia era mancata al tavolo convocato da Pagano. Si aspettano anche le mosse di Etica per il buon governo. Più volte tirata in ballo, Cecilia Francese ha ribadito la volontà di restare “civica”: «Il vantaggio della civicità è la possibilità di poter dialogare con tutte le forze sane».